Restituiti alla comunità di Giugliano due beni confiscati alla camorra. Tali immobili sono oggi affidati alle associazioni locali, Cidis Onlus e Pro Loco Domitia/Legambiente Giugliano, e serviranno per promuovere il turismo sostenibile e una biblioteca sociale per arricchire il tessuto culturale del territorio.
Il presidente dell’Anci Campania, Carlo Marino, il consigliere regionale Mario Morconeil sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi e il consigliere comunale competente per i beni confiscati, Francesco Cacciapuoti.
Le due ville rappresentavano il simbolo del sodalizio tra il clan Petrone di Napoli e il clan Mallardo di Giugliano. Nel 2016 furono confiscate al clan e dallo scorso 3 maggio quelle residenze non sono più il ritiro estivo dei clan Petrone e Mallardo ma sono state intitolate alla memoria di Alberto Vallefuoco, giovane vittima innocente della camorra, uccisa a 19 anni a Pomigliano D’Arco; l’altro in memoria di Raffaele Granataimprenditore del litorale domiziano, che si opponeva al racket del clan dei Casalesi ucciso nel 2008.