Saluti romani al cimitero – .

Saluti romani al cimitero – .
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Nonostante il Comune di Varese, con una delibera, avesse negato ogni autorizzazione allo svolgimento di manifestazioni nei cimiteri cittadini in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione in Italia, gli aderenti al gruppo neonazista Comunità dei Dodici Raggi (Do. Ra.) sono “schietti”, come già dichiarato dal leader del gruppo nazifascista con sede ad Azzate (Varese) Alessandro Limido, citando Benito Mussolini. Questa mattina hanno visitato le tombe di alcuni esponenti della Repubblica Sociale Italiana, lo Stato fantoccio fascista sorto nel Nord Italia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la liberazione di Mussolini dalla prigionia sul Gran Sasso da parte dei tedeschi. I neonazisti varesini hanno reso omaggio “ai compagni uccisi dal nemico mentre combattevano per la patria – ha detto lo stesso Limido – Questi sono i veri eroi”. All’iniziativa c’erano anche i saluti romani e uno striscione inneggiante alla Patria.

Alle 9 i militanti della Comunità dei Dodici Raggi erano al cimitero di Ganna, un’ora più tardi i circa 30 partecipanti al ’25 aprile fascista’ raggiunsero il cimitero di Sant’Ambrogio di Varese dove i familiari di un “compagno ucciso da comunisti senza processo”

Al cimitero di Belforte Limido ha ricordato “questi ragazzi che sono morti per noi, per i nostri valori. E sento la voce della mia bambina. Sento il peso della responsabilità: i nostri caduti sono gli eroi della Patria. Per proteggerci hanno accettato il loro Olocausto”. “Non era una manifestazione – dice Limido – Siamo andati a trovare i nostri morti. E questo non può essere proibito”.

Il Comune di Varese: li denunceremo

L’amministrazione comunale di Varese annuncia denunce: “Acquisiremo immagini e segnalazioni dalle forze dell’ordine e sporgeremo denuncia per mancato rispetto di provvedimenti amministrativi oltre che per altri possibili reati. Riferiremo – spiega in una nota il Comune di Varese – anche a fronte dell’importante sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione pubblicata il 17 aprile 2024. Al riguardo, il Comune sta costituendo un gruppo di diritto penale esperti per supportare il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura per giungere alla condanna nelle aule dei tribunali di questi fatti e di questi personaggi”. “La migliore risposta – conclude l’amministrazione – resta la significativa partecipazione dei cittadini nelle piazze del Paese e della nostra città in occasione del 25 aprile”.

 
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