In questa splendida giornata di festa, caratterizzata da una grande partecipazione popolare ad comizi e manifestazioni per ricordare la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, c’è chi ha tentato di sporcare una data, quella del 25 aprile, che accomuna tutte le manifestazioni antifasciste persone.
Alcuni atti di stupido teppismo o di vigliacca intimidazione, avvenuti a Modena e Carpi, hanno cercato invano il disonore e la provocazione, abbattendo le bandiere italiane che, organizzate dall’ANPI, ricordano la nostra festa nazionale. Una celebrazione che unisce tutti coloro che condividono la Costituzione nata dalla Resistenza. Una celebrazione della Repubblica Democratica Italiana plurale, costruita con il sangue di migliaia di giovani, donne e uomini che con il loro sacrificio hanno donato a noi e alle generazioni future una speranza di pace, libertà, giustizia sociale.
Chi offende la Resistenza offende l’Italia. Allo stesso modo, chi contesta il canto di “Bella ciao” da parte degli studenti delle scuole della Cittadella dimostra solo odio e ignoranza ideologica. “Bella ciao è una canzone d’amore, amore per la libertà, per la patria, per la speranza nel futuro e per la persona amata, per il partigiano morto per la libertà. Solo coloro i cui cuori sono spenti dall’ideologia fascista possono considerare “Bella ciao” una canzone di parte.
(Vanni Bulgarelli, Presidente ANPI Provinciale Modena – ETS)
