L’AQUILA: ABITANTI CENTRO STORICO, “UTILIZZATO GLISOPHATE PER DISERBO, SENZA PRECAUZIONI O PREAVVISO”

L’AQUILA – “Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato che gli operatori dell’ASM dell’Aquila stavano diserbando i bordi stradali delle strade del centro storico con l’utilizzo di un diserbante chimico, TAIFUN MK CL, a base di glifosato. Tali operazioni sono state effettuate in pieno giorno, senza alcun preavviso alla popolazione e senza l’adozione di alcuna particolare precauzione, fatta eccezione per l’equipaggiamento dell’operatore addetto alle attività di pulizia, dotato di tuta, casco e maschera di sicurezza”.

Lo denuncia, attraverso il presidente, l’associazione Cittadini per il Centro Storico Claudia Aloisioche ha inoltrato una segnalazione riguardante la modalità di controllo delle infestanti al servizio di igiene dell’ASL, nonché per conoscenza all’ASM stessa e al Comune dell’Aquila

“È stato accertato che il glifosato può essere gravemente dannoso per la salute delle persone e degli animali se inalato, nonché per le falde acquifere, altamente inquinante e pericoloso per la fauna acquatica. Esistono infatti norme ministeriali che ne vietano (o comunque ne limitano a specifiche modalità di utilizzo) il suo utilizzo nei centri storici delle città, per evitare che entri in contatto con la popolazione e finisca nella rete fognaria”, sottolinea l’associazione.

LA RELAZIONE

“Scrivo in qualità di presidente dell’Associazione Cittadini per il Centro Storico. Mi è stato riferito da alcuni soci che l’ASM sta utilizzando un diserbante, TAIFUN MK CL, a base di glifosato nelle strade del centro storico dell’Aquila.

L’operazione è documentata dalle foto che allego, che mostrano anche il contenitore del materiale utilizzato.

Dalla lettura dell’etichetta ministeriale TAIFUN reperibile sul sito dell’azienda produttrice, emerge che l’uso del diserbante è consentito nelle “aree e lavori civili” con esclusione delle “zone di cui all’art. 15, comma 2, lettera a) del D.Lgs. n. 150/2012 quali parchi, giardini, campi sportivi e ricreativi, cortili e aree verdi interne agli edifici scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti a strutture sanitarie), siti ferroviari, sponde di canali, fossati e scoli”.

Come noto a questa Società, tale norma individua “le aree utilizzate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, come definiti dall’articolo 3 del Regolamento (CE) n. 1107/2009 e, comunque, parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno degli edifici scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie”.

Tale disposizione porterebbe quindi a ritenere che i TAIFUN non possano essere utilizzati nelle strade dei centri abitati sia perché trattasi di “aree utilizzate dalla popolazione” sia perché frequentate dai cosiddetti “gruppi vulnerabili” ed ai sensi dell’art. 3 del Regolamento CEE n. 1107/2009 comprendono “persone che richiedono particolare attenzione nella valutazione degli effetti acuti o cronici dei prodotti fitosanitari sulla salute” e in particolare “donne incinte e in allattamento, nascituri, neonati e bambini, anziani, lavoratori e residenti altamente esposti ai pesticidi a lungo termine”, tutte le categorie di persone presenti nei centri abitati.

Quanto sopra si riflette nella recente indagine EFSA del 2023 sull’uso del glifosato in agricoltura, il cui esito è stato quello di classificare questa sostanza come moderatamente pericolosa per la salute umana (classe di tossicità II EPA).

Nello specifico, gli studi sopra evidenziati hanno evidenziato come il pericolo maggiore sia conseguente all’inalazione della sostanza quando nebulizzata con macchine aerosol. Proprio come sopra indicato, le foto che allego alla presente mostrano come l’operatore ASM sia (giustamente) dotato di protezioni per evitare l’inalazione di glifosato.

Nessuna raccomandazione è stata però rivolta alla popolazione affinché eviti di uscire e di tenere chiuse le finestre di casa durante il trattamento, esponendola così al rischio di inalare una sostanza sicuramente nociva, irritante e, secondo alcuni studi, addirittura cancerogena. .

A questo si aggiunga (e l’informazione è reperibile sull’etichetta stessa del prodotto) che il glifosato è altamente inquinante per le falde acquifere e presenta un elevato grado di tossicità per le specie acquatiche. Per questi motivi, la stessa azienda produttrice Taifun raccomanda di non contaminare l’acqua con il prodotto e, quindi, di evitare che “entri in corsi d’acqua, fogne e scantinati.

Sempre dalle immagini allegate alla presente segnalazione, è evidente che il prodotto spruzzato sui cespugli, soprattutto in caso di pioggia, finirà immediatamente nella rete fognaria.

Sembrerebbe quindi che l’utilizzo del prodotto sia avvenuto in contrasto con le stesse indicazioni e precauzioni fornite dall’azienda produttrice.

Ciò senza considerare che lo spargimento indifferenziato di un diserbante destinato alle colture agricole appare ancora una misura sproporzionata per le strade del centro storico dove la presenza di erbe infestanti è del tutto occasionale e la loro eliminazione può essere effettuata manualmente.

Ho quindi ricevuto mandato di chiedere a questo Ufficio di verificare se l’uso del diserbante TAIFUN sulle strade cittadine è consentito dalla normativa vigente e, in caso negativo, di adottare i provvedimenti di sua competenza”. Associazione Cittadini per il Centro Storico

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