“Questa vittoria ci dà un’iniezione di fiducia” – .

“Questa vittoria ci dà un’iniezione di fiducia” – .
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Dopo la partita, Mister #De Rossi ha commentato così il risultato.


Era una #Roma offensiva: nessuno si aspettava una squadra così. # Come è nato il match study così impostato?

“Era un misto di tattica e logica. # Di tattica, perché dalla parte di Spina avevamo trovato abbastanza spazio nella partita sospesa: lì giocava Evan, ma essendo un difensore centrale aveva meno slancio e noi volevamo inserire un giocatore di spinta.

E poi, appunto, è stato meno tattico e più logico: ho cercato di tenere in campo quanti più giocatori possibile che potessero segnare gol anche senza un’azione collettiva ma con un tiro da fuori, un colpo di testa da calcio d’angolo, una giocata individuale. . # Ho tolto giocatori che per me sono molto abituali, come Paredes, e ho messo persone come Bryan e Lollo (Pellegrini, ndr), che potevano segnare su calcio d’angolo o su punizione.

E quanto ad Angelino, l’ho messo in modo che potesse crossare per i due attaccanti”.

Abbiamo scoperto una celebrazione un po’ diversa da #De Rossi.

“Mi vergogno, tutti mi prendono in giro. # Ma sono davvero felice. # Al di là che fosse importante per la classifica, era importante per il morale, perché dopo la sconfitta contro il Bologna eravamo un po’ giù di morale.

E questo invece #ci #dona una bella #iniezione di fiducia, di felicità. # E sono felice per i giocatori, perché hanno giocato in modo fantastico. # C’è gente che è venuta qui sapendo che non avrebbe giocato nemmeno un minuto: ha sostenuto la trasferta, ha festeggiato a fine partita, erano tutti contenti.

Sono scesi in campo a festeggiare sapendo che non sarebbero stati nemmeno sostituiti, perché avevo già avvisato i cinque che pensavo di inserire in questi 20 minuti, perché così hanno continuato il riscaldamento e c’è stata una partecipazione incredibile . # Anche quando giocavo, questo genere di cose mi emozionavano. # E come allenatore mi colpiscono ancora di più. # È davvero bellissimo.

E poi sono un po’ contento anche perché questa partita è stata al centro di polemiche riguardo la data di ripresa.

Mi dispiace per uno stadio che ci ha trattato così bene, come quello di Udine, ma penso che siamo la prima squadra del calcio italiano che va a giocare una semifinale europea contro una squadra imbattuta, campione d’Italia. La Germania, e la sua stessa federazione, #concede loro un giorno in meno per prepararlo. # Andremo a Napoli con solo due giorni di preparazione, mentre loro hanno fatto una settimana di ritiro. # Ma la risposta ricevuta stasera dai miei giocatori mi fa stare tranquillo. # Abbiamo una squadra di uomini meravigliosi.”

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Questa #vittoria, questa adrenalina cambia qualcosa nella preparazione alla trasferta contro il Napoli?

“NO. # Cambia l’umore, cambia la classifica, e questo non è poco. # Per noi però cambia poco: abbiamo già cominciato a studiare il Napoli, perché tatticamente questi 20 minuti contro l’Udinese non hanno richiesto molta preparazione, quindi abbiamo avuto tempo per guardare all’immediato futuro.

Sappiamo che è una squadra molto forte, che l’anno scorso, nel bene e nel male, con gli stessi giocatori, ha ucciso il campionato. # È uno dei più forti, insieme all’Inter e forse al Milan. # Li considero molto forti come individui. # Sappiamo che sarà molto difficile.

La prepareremo come abbiamo preparato gli altri, sperando di fare più azioni giuste rispetto alla partita contro il Bologna. #Sarà sicuramente una partita ad alto contenuto tecnico”.

Hai raggiunto Mourinho: 29 punti in 13 partite. # Ma a Mourinho ci sono volute 20 partite per segnare i tuoi stessi punti. # Questo dato è sorprendente. # Vuoi commentarlo? #Qual era il segreto?

“Guardo tutto, tranne la gara a chi fa più punti tra me e l’allenatore. # È chiaro che stiamo andando molto bene. # È evidente ma non a tutti, ogni tanto qualcuno se ne dimentica. # Stiamo facendo tanti punti, stiamo facendo tanto bene e abbiamo riaperto un discorso che, quando siamo arrivati, sembrava chiuso: non tanto per i punti del quarto posto – cinque o sei – ma per quante squadre avevamo davanti a noi e da quante squadre avremmo dovuto recuperare tanti punti.

I ragazzi stanno facendo #un lavoro incredibile. #Non credo che se fosse rimasto l’allenatore non avrebbero recuperato tutti questi punti. # Ce l’avrebbero fatta comunque, perché parte tutto da loro, perché sono giocatori dal cuore enorme, e campioni dal cuore enorme, anche nei momenti in cui le cose non vanno bene, e fai pochi punti, con l’orgoglio di campioni che riescono ad uscire da quelle situazioni.

Credo quindi che sarebbero riusciti a togliersi la testa da quella brutta situazione anche senza di me”.

 
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