Eccezionale necropoli pre-sannitica scoperta in Campania – .

Eccezionale necropoli pre-sannitica scoperta in Campania – .
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La scoperta archeologica ad Amorevole (Benevento) è eccezionale: due tumuli con un diametro di 15 metri, armi, finimenti per cavalli, altre 86 tombe traboccanti di corredi in ceramica, delicate fibule con sfoggio di ambra, pendenti, collane di perle in pasta vitrea, collari in bronzo.

Il video dello scavo archeologico di Amorosi:

Sono solo alcuni squarci di luce, attraverso le centinaia di reperti, che illuminano un complesso lavoro di scavo durato oltre un anno, che ha ruotato attorno una superficie di 13.000 mq sul quale verrà realizzata una stazione elettrica Terna, di quelli destinati a gestire la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. # In verità Terna, al di là degli obblighi di archeologia preventiva, non ha risparmiato sforzi, per la gioia della locale Soprintendenza, competente per le province di Caserta e Benevento. # L’ufficiale Andrea Martelli si ritrovò immerso nella gestione scientifica di una scoperta inaspettata, in questi termini, sia per dimensioni che per tipologia.

Le sorprese dello scavo di Amorosi

Le tombe emersero a decine, una dopo l’altra, scavate prima a decine, fino a raggiungere il numero di 88 al termine dei lavori: questo imponente nucleo funerario risale principalmente al periodo fine dell’età del ferro, VIII secolo a.C. (terzo quarto) anche se alcuni contesti, successivamente, vengono collocati nel la grande stagione che gli archeologi definiscono “periodo orientalizzante”: significa outfit raffinati, a volte principeschiscendendo cronologicamente (seconda metà/fine VII secolo). # Infine, sorpresa delle sorprese, i due grandi tumuli dal diametro di 15 metri, segno inconfondibile del potere e del rispetto riservati a pochi. # In questo caso, essendo gli unici elementi che nell’antichità emergevano con chiarezza dal paesaggio circostante, data la loro ampia circonferenza, avevano attirato l’attenzione già nei millenni passati, e le tombe, disposte su grandi ciottoli di fiume, hanno mostrato pochissimi frammenti di quelli devono essere stati equipaggiamenti importanti. # Il tempo, decine di secoli di lavoro agricolo, hanno poi livellato il terreno, facendo dimenticare le tombe monumentali nella memoria del luogo e cancellandole dal paesaggio. # Ma le tombe attorno ad esso erano molto più generose.

Uomini, donne e individui “subadulti”, insomma bambini, furono sepolti in sepolture caratterizzate, per la maggior parte, dalla presenza di ciottoli che ricoprivano i lati e la copertura della fossa. # Con loro armi (lance) e altri elementi metallici. # Ai piedi è la deposizione del corredo, ricchissima ceramica di tipologia, talvolta importata, altre volte di imitazione. # Tutto il necessario per i riti funebri e tutto il necessario per il defunto per l’aldilà. # Solitamente impilati, spesso in frammenti ma assolutamente ricostruibili. # Perché guarda caso questa grande #necropoli veniva intercettata solo raramente dai lavori agricoli, anche se non a grande profondità.

Necropoli di Amorosi, momento dello scavo di una fibula di ghianda (A.Cimarosti, per Terna)

Quali popoli per una #necropoli di tale importanza?

Chi erano gli abitanti qui sepolti? # L’archeologia li identifica come popoli della cultura delle tombe a fossa. Sono popolazioni presenti sul territorio prima dei Sanniti, che evidentemente risentirono dell’influenza di molti altri popoli, in un’area a contatto con molti e capace di assorbire culture dal Mediterraneo. # Da queste parti sbarcarono i primi Greci, arrivarono gli Etruschi, dalle colline si commerciavano con le ricche culture presenti sul versante adriatico, soprattutto in Puglia. # Le ceramiche daunie ne sono chiara testimonianza. # Di questi uomini, guerrieri, donne, di alto lignaggio rimane poco, gli antropologi hanno fatto tutto il possibile per salvare i resti umani da studiare in terreni non adatti alla conservazione del materiale organico. # Anche l’ambra delle fibule e dei pendenti, ad esempio, è in uno stato di conservazione precario. # Fortunatamente i metalli e, ovviamente, la ceramica reagirono diversamente, e fornirono nei prossimi anni una straordinaria quantità di reperti su cui studiare. # Ciò che emerge chiaramente, sottolinea Martelli, è la differenziazione sociale evidenziata dai kit. # Gli stili di vita e la necessità di metterli in mostra hanno raggiunto livelli molto elevati in alcuni gruppi elitari. # Come ci spiega il sovrintendente, i metalli a volte sorprendono, in particolare una splendida cintura in bronzo decorata con grande eleganza. # Talmente prezioso da essere stato riparato più e più volte, come solo si può fare con oggetti prestigiosi da tramandare, in questa vita o nell’altra.

Lo scavo è stato un grande lavoro di squadra, seguito dal Supervisioneattuato da Terna stessa con i propri Unità di archeologia e condotto in campo da Società archeologica SAP, con professionisti come restauratori, antropologi e paleobotanici che raccolgono dati, per ricostruire il più possibile ciò che possiamo capire della popolazione. # Ma tutti sono stati coinvolti e hanno partecipato a vari livelli, da comune di Amorosi alle forze dell’ordine, in primis i Carabinieri, impegnate con discrezione a tutelare un tesoro che non è tanto materiale quanto utile a mettere in luce le radici più antiche di un territorio

L’archeologia dei fiumi: Volturno e Calore

La #necropoli apre, soprattutto, uno sguardo sull’archeologia dei paesaggi, dove i fiumi, in questo caso in prossimità della confluenza tra Volturno e Calore, giocavano un ruolo fondamentale ieri ancor più di oggi. # Qui, per fortuna, il paesaggio riserva ancora ampi squarci di bellezza, e ricostruirne la storia è ancora più importante, a testimonianza di un sito strategico per il controllo di un’importante arteria di penetrazione, non solo commerciale ma anche di idee e influenze culturali che contribuirono modellare il mondo antico. # Il Volturno sembra avere molto da dire e da dare all’archeologia, che da sempre registra nel territorio una grande ricchezza di siti. # «Un ruolo di mediazione con Cuma insieme alle altre città della costa e alle popolazioni dell’interno», spiega Martelli.

Ma non è finita: il sito presenta anche una vita precedente (una capanna dell’età del rame) e una vita successiva, materiali di epoca romanadimostrando l’importanza della posizione nel tempo.

Come valorizzarlo? # Il desiderio (impegnativo) di museo

Il 24 aprile la conferenza stampa ha fatto il punto su oltre 12 mesi di impegno sul campo (e in laboratorio). #Terna sottolinea il proprio impegno nell’archeologia preventiva, il sindaco di Amorosi, Carmine Cacchillo, il forte orgoglio identitario. # Il sovrintendente Gennaro Leva sperava in un museo “presto”, mentre Francesco Maria Rubanoun deputato della zona, ha garantito sul piano politico il suo interesse e i passi compiuti in questa direzione, giocando la carta del “motore turistico”.

Se la nostra esperienza decennale ha valore di cronaca, sappiamo che gli sforzi, anche in buona fede, sono molto complessi, con il tema della salvaguardia e del restauro ancora aperto, e quello della valorizzazione che non è solo “raccogliere fondi per il museo progetto” ma soprattutto garantire che il museo abbia la forza e le risorse per vivere davvero lo stesso territorio, altrimenti gli sforzi sarebbero vani. # Una sfida, Nord e Sud, tutt’altro che banale. # Seguiremo con grande interesse.

Cenomani #necropoli #scoperta a Casalromano (Mantova): i Celti all’arrivo dei Romani nella Pianura Padana alla fine dell’età del Ferro

 
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