È un ritratto dai toni davvero horror quello che una mamma ha realizzato della palestra comunale di via Giussani, a Rebbio. La lettera è stata portata in Consiglio comunale dalla consigliera comunale di Svolta Civica Barbara Minghetti, che ha letto integralmente in Aula il documento affidatale. Riportiamo di seguito il testo.
Sabato pomeriggio ho accompagnato mio figlio nella palestra di via Giussani perché doveva arbitrare una partita di basket. Nonostante il campo fosse in buone condizioni sono rimasto scioccato dal deterioramento della struttura.
I tre gradini della tribuna sono separati dal campo da una balaustra arrugginita. Le pareti grigie, l’illuminazione fioca, il bagno che affaccia direttamente sul campo con la porta staccata e appoggiata alla parete laterale; per utilizzarla è necessario sollevarla e appoggiarla sullo stipite. Non c’è la carta, la toilette non funziona e in generale le condizioni del bagno e degli spogliatoi sono pessime.
Il pavimento adiacente al campo è distrutto e in alcune parti completamente mancante.
Si parla molto di istruzione e di quanto sia importante che l’ambiente scolastico sia armonioso, accogliente e con un’illuminazione adeguata per favorire l’apprendimento, ma credo che avere almeno una struttura decente sia un diritto per chi frequenta durante attività scolastiche così come per chi lo utilizza durante le attività pomeridiane.
Alla denuncia ha risposto direttamente il sindaco Alessandro Rapinese: “La palestra di via Giussani rientra nei progetti di questo ente, ma abbiamo riscontrato prescrizioni degli enti che si occupano di tutela della salute pubblica in questa città che da 15 anni non vengono ascoltate”. anni a causa delle norme igieniche e altro ancora. per la palestra. Stessa cosa anche per la prevenzione incendi. È facile andare in giro a fare elenchi di cose che non vanno, ma sarebbe utile capire da dove nascono certi problemi. Ci vengono accusate mancanze derivanti da trent’anni di gestione, mi sembra una mancanza di stile”.
