“Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà ad infestare la casa della democrazia italiana”. Queste le parole del monologo di Antonio Scurati, censurato dalla Rai e riletto Michelangelo Fetto di aprire – davanti ai giardini della Prefettura – gli interventi per la celebrazione dell’ 25 aprile a Benevento. Momento conclusivo di una manifestazione iniziata con il tradizionale corteo, partito da Piazza Orsini e animato da musica, bandiere e striscioni. E quest’anno in tanti sono scesi in piazza per celebrare la data divenuta simbolo della liberazione dell’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista. Alla testa del serpente c’è l’Anpi. Le parole del presidente provinciale Amerigo Ciervo: “Oggi celebriamo il Natale della nostra Repubblica perché senza il 25 aprile non ci sarebbe stata l’Assemblea Costituente. Questa data segna quindi il passaggio tra la vecchia Italia, quella del regime fascista ma anche dello Statuto Albertino e la nuova Italia, quella della Costituzione e dei diritti”:
E dal rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia arriva anche una risposta a chi ancora fatica a riconoscersi nei valori fondanti della Liberazione: “Chi non festeggia non si riconosce nei valori che il 25 aprile ha introdotto nel corpo civile del nostro Paese”.
Tanti cittadini ma anche partiti, sindacati, associazioni e rappresentanti istituzionali sono scesi in strada a fianco dell’ANPI. Era presente, come ogni anno, il sindaco Clemente Mastella. E anche nelle riflessioni dell’inquilino di Palazzo Mosti c’è spazio per il rammarico per chi vede il 25 aprile come una data divisiva e non la festa di tutti: “Dobbiamo sempre ringraziare chi si è battuto per un’Italia diversa, da quella che era ma anche da quella che è oggi. Ed è un peccato che quello che accade negli Stati Uniti, dove il Giorno dell’Indipendenza è festeggiato da tutti, senza differenziazioni, non accada da noi”.
