A Benevento si legge il monologo censurato di Scurati – .

Il monologo di Antonio Scurati censurato dalla Rai ha aperto il momento dedicato agli interventi istituzionali al culmine del corteo del 25 aprile lungo corso Garibaldi. Lo ha letto l’attore teatrale Michelangelo Fetto, davanti al pubblico composto dai circoli Anpi di Benevento e provincia, sindacati e associazioni aderenti alla rete ‘No alle autonomie differenziate’ e partiti politici con il Pd in ​​prima fila. Presente in rappresentanza del Comune anche il sindaco Clemente Mastella accompagnato dall’assessore Zanone.

La marea antifascista, come da tradizione, ha sfilato da piazza Orsini a piazza Santa Sofia, ai piedi della Prefettura. Striscioni, bandiere e striscioni hanno colorato il corteo nel soleggiato centro di Benevento. Anche il Fronte della Gioventù Comunista ha marciato con il messaggio “Contro la guerra e il genocidio: resistenza”. Una partecipazione sempre più crescente, secondo il presidente dell’Anpi sannita Amerigo Ciervo, “frutto del lavoro svolto durante tutto l’anno, con una consapevolezza anche da parte dei giovani, oltre al rapporto positivo con le istituzioni, a partire da Comune fino ai sindacati e alle associazioni. Chi non celebra la Liberazione significa che non si ritrova nei valori della Costituzione antifascista”.

Ieri, intanto, è arrivata la notizia che il Ministero dell’Istruzione ha rinnovato il protocollo che riconosce la capacità dell’Anpi di parlare nelle scuole, “dove siamo sempre stati presenti” sottolinea Ciervo. Mentre nella vicina Ariano Irpino è scoppiato il caso del maestro di musica che ha chiesto ai suoi alunni di studiare ‘Faccia nera’: “È sintomatico dei tempi che stiamo attraversando” dice Luciano Valle, segretario generale della Cgil Sannita. “Il 25 aprile è la celebrazione dei valori antifascisti, antirazzisti e antixenofobi che sono alla base della nostra Costituzione. Non sono più episodi isolati ma stanno diventando evidenti e quasi legittimati: oggi serve proprio condannare tali episodi ricordando i nostri valori”.

“Vale la pena partecipare a questo momento storico che credo sia lo spartiacque per il futuro” ha detto dal palco il sindaco Mastella. “Siamo tutti grati a quei patrioti dell’epoca che sognavano un’Italia diversa, ma non come quella di oggi, che legittima le disuguaglianze tra Nord e Sud, nel mondo del lavoro, la sconfitta delle donne nei campi della violenza patriarcale , un mondo non pacificato alla base di guerre tra i popoli. Mentre negli Usa si festeggia tutti insieme il giorno dell’indipendenza, qui ci sono ancora divisioni. Bisogna ritrovare la compostezza, il rispetto, il “noi” ha aggiunto.

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