Le due fotografie che proponiamo provengono da Giuseppe Faliva e mostrare la realizzazione della nuova Porta Po-piazza Cadorna. Si voleva in questo modo dare prestigio all’accesso alla città dal fiume e da corso Vittorio Emanuele lungo una linea retta che forse ricalca un antico decumano della città romana (e proseguendo il progetto del Farinacci per l’accesso trionfale a piazza Littoria). Oggi la fontana di Porta Po è spenta e sull’aiuola campeggia il brutto totem arrugginito di una rigenerazione urbana che avrebbe potuto avere ben altri esiti. Ma l’idea tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta (le due foto risalgono al 1962) era quella di avere al centro una grande fontana che ricordasse lo zampillo d’acqua che fece la fortuna agricola della nostra provincia (“la terra più fertile nel mondo” diceva l’agronomo Ernesto Cervi Ciboldi) e il corso del fiume Po che un tempo scorreva proprio lì. Nella prima fotografia si vede ciò che resta del vecchio mattatoio pubblico che veniva demolito davanti a Santa Lucia per fare posto alla sede dell’Inps (che l’ente vorrebbe abbandonare). A destra della fotografia sono visibili i resti di ciò che resta della sede delle Poste e del Telegrafo su cui è stato edificato un condominio
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