la cerimonia inaugurale al D’Ippolito – .

Lamezia Terme – Un’ondata entusiasta di infantilismo e spensieratezza ha colorato il già verdissimo prato del “Guido D’Ippolito” in occasione della cerimonia inaugurale del “VII Torneo Internazionale Città di Lamezia Terme – Pasquale Gallo Memorial”. Dopo la sfilata di 64 squadre, categoria Pulcini, provenienti da tutta Italia che si sfideranno da venerdì 26 a domenica 28 aprile tra l’impianto di via Marconi, il cui campo di gioco è già stato suddiviso in tre mini campi, e il “Rocco Riga”. , il breve saluto degli organizzatori Angelo Aiello e Felice Natalino. È poi entrata in scena la grande coppa della squadra che vincerà il torneo, allestita vicino al cerchio di centrocampo, sostenuta dal sindaco della città e padre del compianto Pasquale Gallo. “Sono felice di vedere tante squadre, alcune delle quali ricordo di essere presenti fin dalla prima edizione di questo memoriale – ha dichiarato Giovanni Gallo -. Auguro a loro e a tutti i bambini del mondo di poter crescere e vivere in una società migliore, senza più guerre e tragedie in mare”.

Il sindaco Paolo Mascaro ha rimarcato come “questo sia ormai diventato il torneo di categoria giovanile più importante in Italia. Non è un caso che come Comune abbiamo deciso di storicizzare l’evento”. Parole di soddisfazione sono state espresse anche dall’assessore allo Sport Luisa Vaccaro, dal vicesindaco Antonello Bevilacqua e dal presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera. Quest’ultimo ha ricordato che “la stessa istituzione che presiedo ha deciso di rimettere in palio anche in questa edizione, la coppa del fair play, dedicata alla memoria del giovane Pasquale Gallo”.

Sono stati poi premiati i cinque vincitori dei cinque premi speciali assegnati quest’anno dall’organizzazione dell’evento. Gerardo Gallo, responsabile scouting del settore giovanile della Juventus con esoneri, premiato dal vicepresidente della Vigor Lamezia Marco Rettura, è stato premiato “Miglior capo scouting”. “A questa età – ha detto Gallo rivolgendosi alle centinaia di ragazzini presenti in campo – l’importante è soprattutto che si divertano. Il talento, poi, si migliora lavorando con passione”.

Il vincitore della categoria “Ragazzo della Calabria 2024” è stato Simone Quintieri che, da calciatore, ha girato mezzo mondo, giocando anche in Indonesia e Kuwait. Prima di ricevere il premio dalle mani di Giancarlo Nicotera, Quintieri ha ricordato che “dopo aver giocato in Lega Pro ho avuto la fortuna di poter giocare nella massima serie di vari campionati del mondo. Esperienze che mi hanno arricchito non solo a livello sportivo, ma anche a livello personale. Mi sento quindi di consigliarli a chiunque abbia la possibilità di farli.” Il premio “Miglior direttore sportivo professionista emergente” è andato al giovanissimo Matteo Lovisa, fresco di promozione in Serie B con la Juve Stabia. “Abbiamo vinto lo scudetto – ha detto prima di ricevere il riconoscimento personale dall’assessore Vaccaro – nonostante una rosa con un’età media molto bassa. I nostri tanti giovani si sono assunti le proprie responsabilità, migliorando giorno dopo giorno grazie al duro lavoro quotidiano. Non sarà facile, ma giocheremo con la stessa voglia la prossima stagione in Serie B”.

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Ritorno a Lamezia, dopo circa un decennio, per Michele Sbravati, proveniente dal settore giovanile del Genoa. Gli è stato assegnato il premio “Miglior dirigente del settore giovanile”. Tanti talenti scoperti, vedi, solo per citarne alcuni, i vari El Shaarawy, Perin, Rovella. “Sono tornato con molto piacere in questo stadio dove in passato mio figlio ha giocato in Lega Pro (in quel Vigor Lamezia 2011-12 in cui lo stesso Michele Sbravati mandò diversi giovani delle giovanili rossoblù, tra cui, appunto, suo figlio Jacopo, fare esperienza ndr). Poi ho visto e salutato tanti amici”. Poi, a proposito della scarsa propensione italiana a far giocare giovani talenti in Serie A, ha ammesso che “il coraggio manca a molti allenatori, anche se c’è qualcuno, come Gasparini, che non ha problemi a mandarli in campo. Il resto è contribuito da normative che non ne facilitano l’utilizzo. Certamente – ha concluso, venendo poi premiato da Giovanni Gallo – i giovani italiani non sono più scarsi dei loro coetanei stranieri”. Infine, il sindaco Mascaro ha consegnato la targa commemorativa all’ex centravanti Sergio Floccari, nato a Vibo Valentia e originario di Nicotera, per la categoria “Ragazzo calabrese ce l’ho fatta”. “I gol – ha detto l’ex giocatore di Lazio, Atalanta e Bologna, attualmente coordinatore tecnico della Primavera del Monza – sono tutti importanti, a partire da quelli segnati nella vecchia C2. Certo, poi personalmente sono più legato a quelli segnati con la maglia della Lazio. Ho iniziato a giocare a calcio all’età di cinque anni pensando solo a divertirmi, senza pormi alcuna aspettativa per il futuro. L’invito è a fare sport perché aiuta a crescere sani nel corpo e nello spirito”.

Ferdinando Gaetano

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