Ercolano, inaugurata con Renzi e De Luca piazza Carlo di Borbone – .

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Redazione
06 maggio 2024 15:43
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Ercolano, inaugurata con Renzi e De Luca piazza Carlo di Borbone

ERCOLANO – Un grande evento ha animato questa mattina la città di Ercolano. Nei pressi di via Resina, che si affaccia sugli scavi di Ercolano, è stata inaugurata in pompa magna la piazza dedicata a Carlo di Borbone. All’evento erano presenti il ​​sindaco Ciro Buonajuto, il senatore Matteo Renzi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

“Per affermare un’idea di legalità e bellezza serve cultura. Non credere a chi dice che la cultura è inutile, con la cultura non si mangia. La cultura è tutto. È la chiave dell’identità di Ercolano, di Napoli, dell’Italia e dell’Europa. La cultura è ciò che ci salverà. Siate orgogliosi di questa grande giornata storica”.

Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, all’apertura di piazza Carlo di Borbone a Ercolano che si affaccia sul parco archeologico dell’antica Ercolano.

“Questa piazza, che si affaccia sul parco archeologico dell’antica Ercolano, è dedicata a Carlo di Borbone, – ha aggiunto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, – colui che avviò la costruzione della Reggia di Caserta”. “Carlo di Borbone – ha continuato Vincezo De Luca – è stato uno degli esponenti di una dinastia che governò anche il Sud del nostro Paese. Contro quella dinastia i giovani d’Italia lottarono a metà dell’Ottocento per realizzare l’unità del nostro Paese. Era il Risorgimento, l’epoca in cui giovani e intellettuali avevano deciso di realizzare l’unità d’Italia, che in questo momento, questo Governo, sta distruggendo. Stanno facendo il controrisorgimento!”. “Se continua questa ipotesi – ha concluso il presidente De Luca – di autonomia differenziata, il Sud è morto: la sanità al Sud, la scuola, il trasporto pubblico sono morti. I cittadini non hanno ancora compreso appieno il pericolo rappresentato dalle autonomie differenziate. Dovremo lottare ancora di più, come Regione Campania. Purtroppo bisogna resistere perché se si va avanti in quella direzione il Sud è morta anche con l’Unità d’Italia”.

“Piazza Carlo di Borbone – ha concluso il sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci Ciro Buonajuto – non è solo un’opera di rigenerazione urbana ma soprattutto un’opera di riqualificazione sociale iniziata nel 2014. Un’opera unica nel suo genere perché è frutto della collaborazione tra il Comune di Ercolano, il parco archeologico e un filantropo, il magnate americano David Junior Packard. Vedere tanti cittadini ma soprattutto adolescenti e bambini è una grande soddisfazione per un sindaco, la più bella vittoria per tutta Ercolano”.

Grande soddisfazione anche da parte dei Neoborbonici: “Ora fatichiamo a ricordare tutti i comuni in cui si è deciso di intitolare una via o una piazza ai Borboni – ha dichiarato il prof. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico -. Questa volta tocca ad Ercolano con un grande valore aggiunto: si tratta di una grande piazza che si affaccia su quei meravigliosi scavi voluti dai Borboni.

Grazie al sindaco Buonajuto, all’amministrazione comunale, ai responsabili degli scavi e ai loro sponsor internazionali: quella piazza – aggiunge De Crescenzo – ora è diventata simbolo positivo da simbolo negativo, come hanno dichiarato anche le autorità. Anche questo, però, è il frutto di tutti questi anni di battaglie culturali neoborboniche. Anche così, la storia cambia. Nonostante appelli, petizioni, migliaia di firme e sondaggi ‘schiaccianti’, manca solo la città di Napoli, l’antica capitale ancora “vittima” di una ristretta élite politico-intellettuale con poche radici e poco orgoglio che sembra non avere alcuna intenzione di dare spazio ai veri personaggi che hanno fatto di Napoli la Capitale, magari sostituendosi ai ‘falsi eroi della Patria’”.

“Da giovane di Portico, sono molto felice che tre città vesuviane vicine, come San Giorgio a Cremano, passando per Portici e oggi Ercolano, in pochi anni abbiano riscoperto la storia di una grande famiglia e di un grande Re come Carlo di Borbone, che tanto ha dato a queste zone – ha dichiarato Emilio Caserta, direttore giovanile del Movimento Neoborbonico – questo significa che c’è una rivoluzione culturale in atto, e che sono tante le presenze anche nelle istituzioni che stanno riscoprendo certe verità , ma soprattutto ci sono cittadini che fanno sentire la propria voce su questi temi. Anche noi giovani abbiamo bisogno di questo per essere orgogliosi di essere napoletani, di Portico, di Ercolano e del Sud”.

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