«Questa è la Bari che ha sconfitto la mafia». Decaro racconta la storia degli imprenditori che denunciarono i clan – .

«Questa è la Bari che ha sconfitto la mafia». Decaro racconta la storia degli imprenditori che denunciarono i clan – .
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«All’inizio ero indeciso, ma poi ho pensato che questa storia meritasse di essere raccontata. Lo merita la famiglia protagonista. La nostra città lo merita. È la storia di Mario E Laura (sono nomi di fantasia), fratello e sorella, che decidono di portare avanti la piccola azienda di famiglia ereditata dal padre. Due persone perbene che ad un certo punto, a causa di una serie di rapine e furti subiti nella loro azienda, si trovano in difficoltà. Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sulla sua pagina Facebook racconta la storia di una famiglia che lui stesso ha convinto a rivolgersi alla polizia per sporgere denuncia. Da quella denuncia è nato il processo e nei giorni scorsi Decaro ha accompagnato Mario in Tribunale per testimoniare.

«Hanno paura di non reggere. Qualcuno gli consiglia di rivolgersi alle persone sbagliate, «la famiglia Parisi», persone senza scrupoli, che li sottoponevano a estorsioni infiltrandosi nell’azienda promettendo false protezioni. I furti e le rapine, come per magia, cessano da un giorno all’altro. Ma un giorno rapirono uno dei loro parenti, in cerca di soldi“, continua. «Una sera di cinque anni fa, ignaro di tutto, ho conosciuto Mario e Laura. I loro occhi erano spalancati e le loro voci tremavano. E usavano frasi allusive, giri di parole strani. Era chiaro che qualcosa non andava. Era chiaro che loro, le vittime (!) si vergognavano di raccontare quello che stava accadendo. Li ho convinti a farsi accompagnare dalla polizia. Insieme abbiamo trovato il coraggio di denunciare e da quel momento sono iniziate le indagini sugli estorsori. Pochi giorni fa ero in tribunale per la prima udienza del processo, insieme al presidente dell’associazione antiracket”, racconta.
«Avevo promesso loro che la città non li avrebbe abbandonati e ho voluto mantenere la promessa indossando la fascia tricolore: rappresentare la città migliore, dimostrare lì, in quella sala, che c’è un Bari che, come loro, non si arrende. Mentre Mario testimoniava aveva gli stessi occhi spalancati e la stessa voce tremante della nostra prima conversazione. Poi ho cercato di incontrare il suo sguardo. Per renderci forti, l’uno con l’altro”, prosegue.

«La storia di un Bari che si rialza»

«A questa udienza ne seguiranno altre e altre, e anche quando non sarò più sindaco spero di essere ancora al loro fianco. Così come spero che tutti voi possiate raccontare la storia di Mario e Laura, nel vostro ufficio, a casa, a scuola, ai vostri amici e familiari. Potete dirlo a tutti quelli che dicono che Bari è una città mafiosa. Perché questa è la storia di un Bari orgoglioso, che si rialza. La storia di una Bari che ha vinto la paura con coraggio”, aggiunge. «L’abbraccio che vedete in questa foto ne è la prova possiamo sfuggire al giogo del crimine. È l’abbraccio di cittadini finalmente liberi. Liberi perché hanno scelto di sfidare la mafia. Liberi, perché hanno vinto”, conclude Decaro.

 
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