“Sarà un luogo di emancipazione” – La Busa – .

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Il “nuovo” Cantiere 26 di Prabi di Arco nel pomeriggio di venerdì 26 aprile ha scaldato i motori con la presentazione alle autorità della nuova gestione, per il prossimo quadriennio, affidata alla Cooperativa Smart di Rovereto. Sabato 27, dalle 16 all’1, è in programma “The space event”, la festa di inaugurazione vera e propria, con un ricco menù di iniziative, dalle letture per bambini nel pomeriggio ai concerti live di nu-jazz con Cheyenne, electro bobalin con DJ Sibode e ghetto tech/house con DJ Maya.

Francesco, Ilaria, Lorenzo, Luca e Filippo hanno descritto nel dettaglio il progetto gestionale del nuovo Cantiere 26. Cinque saranno le principali aree di attività: dal piano giovani e progetti giovani per la creatività culturale-artistica, dall’orientamento e imprenditoria giovanile alla comunità sviluppo e promozione della cittadinanza attiva e consapevole. Ultimo ma non meno importante, stili di vita e sport sani.
Il nuovo Cantiere 26, definito “lo spazio giovanile più bello del Trentino”, diventerà un “luogo di emancipazione giovanile” – ha spiegato Lorenzo Remondini, responsabile della programmazione artistica – con una ricchissima rassegna musicale e attività culturali, tanto teatro e sarà “un punto di riferimento per la valorizzazione degli artisti locali”, ma accoglierà anche musicisti provenienti da fuori regione e internazionali, emergenti e affermati. Grande attenzione è riservata anche alle associazioni del territorio, così come alle scuole che potranno realizzare, nelle sale del Cantiere 26, eventi aperti a tutta la comunità. Insomma, sarà un ambiente “plastico”, in armonia con l’ambiente circostante. e una “serra” per nuovi fermenti culturali e momenti di alta qualità. Un luogo di ritrovo giovanile, ma soprattutto di socializzazione. Altra nota piacevole è la grande attenzione alla parte “food&beverage”, con un menù culinario che racconterà le peculiarità e le specialità del nostro territorio, con un buon bicchiere di birra e vino.

Cantiere 26 “sarà un luogo di costruzione di comunità, la casa dei giovani provenienti da tutto l’Alto Garda e da Ledro”, ha sottolineato nel suo intervento il sindaco di Arco, Alessandro Betta.
“È un punto di partenza e di incontro fondamentale per i giovani di tutti i Comuni – ha detto il presidente della Comunità della Valle, Claudio Mimiola – sono curioso di vedere cosa saprà fare nei prossimi mesi e anni e cosa sarà in grado di far germogliare questa serra. Perché sono sicuro che ci saranno tante iniziative di qualità, come ce ne sono state in passato e ce ne saranno anche in futuro”.
Molto emozionato l’assessore alle Politiche giovanili, Dario Ioppi: “Questo centro aveva bisogno di ripartire, di ridare fiducia ai nostri giovani, questo centro è mancato a tutti noi e il percorso che abbiamo iniziato con la Cooperativa Smart ci darà grandi soddisfazioni”. L’assessore Ioppi ha poi ringraziato la dottoressa Viviana Sbaraini, responsabile dell’ufficio politiche sociali del Comune di Arco, e il dottor Valerio Costa che, in qualità di amministratore, “ha avuto il merito di realizzare per primo questa casa per i giovani”.

(foto Fabio Galas)

 
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