Patto di ferro tra il leader della Lega Giuseppe Spata e il candidato sindaco dei ribelli del centrodestra Totò Scerra.
“Sosterrò il progetto dell’Alleanza per Gela con Totò Scerra sindaco – ha dichiarato Giuseppe Spata, consigliere comunale e capogruppo della Lega, già candidato sindaco nel 2019 quando guidava la coalizione di centrodestra con l’eccezione di Forza Italia che in questa occasione ha preferito nascondere il simbolo, allearsi con il Pd e contribuire all’elezione di Greco. Il ballottaggio è stato sconfitto per poche centinaia di voti.
Spata ritiene coerente la scelta di Totò Scerra.
“Siamo stati cinque anni all’opposizione all’Amministrazione Arcobaleno – racconta – e non era possibile prendere una strada diversa, abbiamo lavorato alla composizione della lista Prima Gela. Da consigliere Totò Scerra ha dimostrato a tutti il suo valore: il più presente in Consiglio, il più preparato di tutti, senza possibilità di smentita, come testimoniano gli innumerevoli interventi intervenuti in assemblea civica. Non avremmo potuto sostenere un candidato diverso: mai con quello di Cuffaro ad esempio, dopo che la Dc ha amministrato con Greco per quasi quattro anni salvandolo dalla sfiducia, lo stesso vale per il vicesindaco Di Stefano al quale attribuiamo la responsabilità di decine di progetti definanziati quando era alla guida del Dipartimento dello sviluppo economico”.
Per Spata la candidatura di Totò Scerra viene dal basso, fatta dal popolo di Gelato e da una classe dirigente coerente che non ha seguito la logica della divisione e della convenienza, ecco perché “figlio del popolo” non potrebbe essere un nome più appropriato .
Spata fa un’ultima nota sulla scelta operata dal centrodestra dei partiti: nei mesi scorsi il Comune di Gela ha comminato sanzioni da quasi trecentomila euro per inadempienze nel servizio di raccolta rifiuti gestito da Cosentino, candidato di Cuffaro , ci chiediamo come Sindaco quali posizioni difenderesti? Quelli del Comune o i suoi annullando le sanzioni? La responsabilità richiede che una persona controllata non diventi mai un controllore. Per questo, ha concluso Spata, riteniamo che i partiti facciano una scelta avventata da parte di una classe dirigente ancora più avventata.
