«I consiglieri usano il loro ruolo istituzionale per fare propaganda elettorale» – .

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PESARO «Gli amministratori di Pesaro continuano a violare la legge sulla parità di condizioni, ora deve intervenire il prefetto». Il candidato sindaco del centrodestra Marco Lanzi prosegue la sua battaglia nel rispetto della legge 28/2000 che, all’articolo 9, regola la comunicazione istituzionale in campagna elettorale. “Predicano la democrazia, ma violano le leggi che stanno alla base della democrazia stessa”, dice Lanzi, chiedendo “il rispetto delle regole” e invocando l’intervento della prefettura.

Sui meriti

Poi entra nel dettaglio: «In modo spudorato, vergognoso e ripetuto, alcuni amministratori locali che ricoprono l’importante ruolo di consigliere comunale continuano a violare la legge e ad utilizzare il ruolo istituzionale con intenti di propaganda elettorale. La candidata Mila Della Dora continua imperterrita a tenere conferenze stampa o partecipare ad eventi assumendo l’incarico di Assessore quando non può farlo, sentendosi probabilmente al di sopra della legge. Anche Enzo Belloni ha invaso di manifesti la città, approfittando di un vantaggio che non è alla portata di tutti i cittadini. L’assessore Belloni è stato autorizzato ad affiggere alcuni manifesti a noi negati e ad occupare interi tavoli in modo non autorizzato. Perché tutto questo? Per questo sporgeremo denuncia contro la società ICA che gli ha permesso di fare ciò che ha negato ad altri. È, infine, inaccettabile che tali violazioni di legge vengano commesse ripetutamente anche dal vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche e candidato sindaco di Pesaro Andrea Biancani, il quale pur non avendone la legittimazione continua a parlare e a intervenire in molteplici sedi istituzionali. eventi”.

Cosa c’è che non va

Incalzano Lanzi e il suo comitato elettorale: «Tanta ipocrisia da parte del Pd e dei suoi candidati. Predicano la democrazia, ma violano le leggi che ne sono la base: il sistema democratico si fonda proprio sul rispetto della legalità. Fin dal mio primo colloquio da candidato sindaco avevo dichiarato che avrei condotto una campagna elettorale rispettosa delle regole, corretta e leale. Il sindaco Matteo Ricci durante i festeggiamenti del 25 aprile ha più volte sottolineato l’importanza di difendere la nostra democrazia. Quindi è questa la democrazia che hanno in mente questi signori? Il mancato rispetto delle regole più elementari? Difendere la democrazia significa innanzitutto rispettare le leggi della nostra Repubblica, a cominciare da quelle che ne regolano la massima espressione: il voto. Violare la legge sulla parità di condizioni in modo così continuo ed evidente è un attacco alla democrazia, come stanno facendo alcuni dei suoi amministratori. L’articolo 9 della legge 28/2000 che regola la comunicazione istituzionale è chiaro e vieta sovrapposizioni tra il ruolo di candidato e il ruolo di amministratore. Come statista e uomo dell’ordine pubblico che crede sia importante mantenere toni civili, ho scelto di non portare in piazza questa indignazione. Chiedo però al Prefetto Emanuela Saverio Greco e al segretario generale del Comune di fare chiarezza e difendere la nostra democrazia. Vogliamo elezioni regolari, svolte in un clima sereno e nel totale rispetto delle leggi”.

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Corriere Adriatico

 
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