La Sinistra Italiana conferma il suo sostegno a Laforgia e prende le distanze dai Verdi filoleccesi – .

La Sinistra Italiana conferma il suo sostegno a Laforgia e prende le distanze dai Verdi filoleccesi – .
Descriptive text here

BARI – La sinistra italiana conferma il suo sostegno al candidato sindaco del centrosinistra Michele Laforgia: ieri è arrivata la conferma ufficiale da parte dei sostenitori di Vendoli che, la prossima settimana, terranno una conferenza stampa per spiegare le ragioni della scelta e illustrare le proprie posizioni anche in grazie allo scompiglio dei giorni scorsi con il rimpasto in Regione Puglia.

Nei giorni scorsi era iniziata una fase di discussione interna sulla possibilità di ritirare il sostegno a Laforgia per scegliere invece l’altro candidato sindaco del centrosinistra, l’ex deputato verde e capo di gabinetto uscente del Comune di Bari, Vito Leccese. Nel corso di un’assemblea al Workshop delle Debutte si è deciso il da farsi, ma per l’ufficializzazione si è dovuto attendere un confronto con i vertici nazionali del partito e ieri, quindi, la riserva è stata sciolta. Il sostegno a Laforgia è la naturale conseguenza di quanto sostenuto dal presidente del Si, l’ex governatore Nichi Vendola, che aveva lanciato la candidatura del penalista, ma un eventuale cambio di rotta a favore del leccese avrebbe reso meno complicati i rapporti con il Verdi. Sì, perché da tempo Si e Verdi sono alleati – in Avs, Alleanza Verdi e Sinistra – e alle europee di giugno (che si terranno in contemporanea con le amministrative) correranno insieme.

Per quanto riguarda, invece, un’eventuale lista, il segretario Francesco Polito rinvia tutto ai prossimi giorni, spiegando che da domani mattina «inizieremo a discutere con il candidato sindaco». Congela la reazione dei Verdi, con Mimmo Lomelo che si limita a notare che «ognuno decide quello che decide, per quanto mi riguarda in programma, il leccese mi dà sicurezza».

Intanto, sempre ieri, il leccese ha incontrato i rappresentanti dei partiti che lo sostengono – dieci simboli, ma bisognerà aspettare ancora qualche giorno per il numero definitivo delle liste – per fare il punto della situazione. Indipendentemente dalla domanda SI, ci sono ancora molte questioni da risolvere. In particolare, resta da definire il numero delle liste direttamente legate al sindaco uscente Antonio Decaro, che è ancora indeciso se presentarne due (Decaro per il Bari e Decaro per il leccese dovrebbero essere i nomi) o una maxi, che potrebbe addirittura mettere il Pd in ​​difficoltà. Quest’ultima ipotesi, al momento, sembra essere quella con maggiori possibilità di successo. Un vero e proprio “gruppo di ferro” che dovrebbe essere composto da coppie di consiglieri e consiglieri uscenti. Dovrebbero esserci i consiglieri Carla Palone e Vito Lacoppola (in tandem) e una serie di altre coppie tra cui Cristina Pennisi con Pietro Albenzio, Alessandro Visconti con Annarita Lapenna, Nicola Loprieno con Angela Perna (consigliere uscente del 1° Comune), Giusi Cascella con Loredana Battista.

Da definire anche la questione Con, per la quale correranno l’uscente Francesco Giannuzzi con Alessandra Anaclerio (sul loro “santino continua a non esserci alcuna indicazione sul candidato sindaco”) e Romeo Ranieri con la new entry Letizia Bucaria che hanno già aprì due comitati in città. Tra le liste che ora si stanno affinando, c’è una piccola curiosità legata a quella dei Verdi che ha la maggiore presenza femminile, tra cui l’assessore uscente alle politiche culturali Ines Pierucci che correrà con il partito ambientalista, in continuità con il lavoro svolto uscito negli ultimi cinque anni a Palazzo di città con il Leccese.

Continua, infine, il diverbio a distanza tra Laforgia e il Pd che, come detto, ha scelto di sostenere il leccese, anche se c’è una piccola parte – il cosiddetto “fronte” – che, invece, ha deciso di sostenere il avvocato penalista. IL casus belli La polemica di ieri è legata ad alcune dichiarazioni del segretario comunale dem Gianfranco Todaro sulle ragioni del sostegno al leccese. «Todaro ha detto infatti – sottolinea l’avvocato – che lo scorso luglio, quando abbiamo promosso, come Just Cause, una grande assemblea sui temi della città loro avrebbero sentito, da parte mia Bari non deve più essere un parco divertimenti. È stato destabilizzante».

Parole che Laforgia ha riproposto integralmente in una nota, pubblicando un proprio intervento e chiedendosi quale parte Todaro «trovò destabilizzante. Credo sia giusto sapere, non tanto per spiegare un fatto che ormai appartiene al passato – avendomi attribuito, come ha fatto più volte, carattere divisivotanto che sono arrivati ​​separatamente al primo turno delle elezioni comunali – ma – ha concluso – per discutere del presente e, soprattutto, del futuro della nostra regione e della nostra città”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Frecce tricolori, attesi 100.000 spettatori e mezza Trani pedonale. Tutte le informazioni – .
NEXT c’è la task force del Comune – .