“Non ci andiamo più per paura…” – .

Viterbo – Terrore al centro – Ieri l’ennesimo brutale episodio di violenza in centro – Paura e insicurezza corrono sui social – Diversi protagonisti della maxirisssa individuati e portati in questura – FOTO E VIDEO

di Barbara Bianchi


Viterbo – “È da molto tempo che non vado al Santuario, proprio per paura…”. Il grido d’allarme dei cittadini si diffonde sui social. Esasperati dai continui episodi di violenza che si traducono in una condizione di continua insicurezza e paura, si dicono “stanchi” e nostalgici della Viterbo di una volta. “Mi manca la città di 30 anni fa… che brutta fine” scrivono.


E ieri, al Santuario, l’ennesimo episodio. Crudo, violento. Con scene quasi da film. Un selvaggio west che ha visto protagoniste decine di persone. Prima i bambini, poi anche gli adulti che, secondo quanto emerso finora, hanno tentato di investersi con una grande macchina bianca, un’Audi, per poi passare alle aggressioni fisiche. Con calci, pugni e sprangate. Quelle stesse grandi sbarre di legno visibili nelle decine di foto che in pochi minuti hanno fatto il giro del web. E con cui è stata distrutta un’auto.


Sul posto sono subito arrivati ​​la polizia, i carabinieri e il 118, allertati da alcuni testimoni, per prestare soccorso ai feriti. Almeno quattro. E mentre i cittadini e i turisti presenti scappavano, spaventati dalla violenza e dalle urla barbare, sui social, da quel momento in poi, si sono riversate tutte le paure, le ansie e le preoccupazioni degli abitanti del quartiere. Purtroppo siamo abituati a scene del genere. “Siamo allo sbando totale” scrivono. “Va sempre peggio”, risponde qualcun altro. “Non mi sono mai vergognato così tanto della mia città” sottolinea sconsolato. “E pensare che solo lo scorso febbraio – ricordano -, il sindaco aveva il piacere di gridare i dati sulla sicurezza della città”.

“Ho saputo – racconta un cittadino – che in quella piazza non c’è nemmeno una telecamera comunale. Telecamere che costano poche decine di euro. E dire che sai cosa succede lì ogni giorno. È una zona del centro che ormai da anni è fuori controllo”.


C’è anche chi propone possibili soluzioni per arginare questa deriva. “Ma una presenza permanente per controllare e moderare questi continui episodi, salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la cattiva impressione presso i turisti, non è ancora necessaria?” si chiedono.

Almeno 6 persone sono state identificate dalla polizia. E alcuni dei protagonisti della maxirissa sono stati subito portati in questura. Il tutto anche grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza private. Sulla vicenda indaga la Procura e in particolare il pm Paola Conti che sta esaminando le riprese riprese dai cittadini e le telecamere fisse. Saranno molti i testimoni dei fatti che probabilmente verranno interrogati per ricostruire i fatti.

Barbara Bianchi


Articoli: Umberto Fusco: “Maxirissa, il prefetto valuta l’intervento dell’esercito per ristabilire la sicurezza” – Momenti di terrore al Santuario: Maxirissa con sbarre, urla e cittadini e turisti in fuga

27 aprile 2024

 
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