“I nostri prodotti in vendita” – .

Biscotti, grissini e taralli prodotti in Accademia da ‘chef speciali’. Questo il segreto delle ‘delizie atipiche’ sfornate nel progetto che vede, a Bari, giovani autistici e con altre disabilità cognitive impegnati nella preparazione di prodotti alimentari da forno, dolci e salati. Il percorso, che mira a favorire la socializzazione dopo la scuola e l’accesso al mondo del lavoro delle persone autistiche, è stato organizzato dalla cooperativa Dalla Luna di Bari.

L’iniziativa, partita nel 2018, è arrivata a una svolta: le ‘delizie atipiche’ realizzate dai bambini autistici si possono acquistare, da domenica scorsa, online sul sito della cooperativa. I prodotti saranno commercializzabili anche nei punti vendita che intendono rifornire la linea alimentare.

Il progetto ha ottenuto il sostegno del Comune di Bari, che ha selezionato la cooperativa Dalla Luna tra i vincitori del bando ‘Urbis’. La Fondazione Megamark ha sostenuto l’attività con l’iniziativa ‘Orizzonti Solidali 2019/2020’. Inoltre, tanti baresi hanno dimostrato il loro grande cuore contribuendo alla campagna di crowdfunding lanciata per sostenere il progetto.

Dal 2018, il progetto gestito dalla Cooperativa Dalla Luna ha avvicinato decine di giovani autistici e altre disabilità cognitive allo sviluppo delle proprie competenze socio-lavorative, negli anni passati con il supporto del team di formatori dell’Ad Horeca ‘ scuola di formazione e successivamente grazie alla supervisione della pasticcera Valentina Visaggi, ancora al loro fianco in cucina, insieme alla dottoressa Stefania Toto.

Le attività in cui ora sono impegnati i ragazzi sono numerose, siamo partiti dalle basi, cioè dal dover imparare a muoversi in cucina per cercare gli strumenti e gli ingredienti utili alla preparazione dei nostri prodotti, fino all’individuazione dell’utensile o ingrediente necessario. Il laboratorio si svolge tre mattine a settimana per 4 ore – spiega a BariToday Stefania Toto, la terapista di riferimento dell’Accademia Dalla Luna – Il lunedì è il giorno in cui organizziamo il pranzo per noi stessi, ma anche per gli operatori che lavorano in cooperativa al mattino: stiliamo la lista di ciò che manca e facciamo la spesa, poi apparecchiamo la tavola e cuciniamo. A volte prepariamo anche pasta fatta a mano come cavatelli e orecchiette! Mercoledì e venerdì sono giorni di produzione in cui i ragazzi si occupano di preparare i nostri prodotti, partendo dalle basi, come, ad esempio, il burro vegano (elemento essenziale dei nostri biscotti). Poi si occupano di pesare tutti gli ingredienti e di preparare biscotti, antipasti (cioè grissini attorcigliati) o taralli. Si occupano anche della pulizia dei banconi e del lavaggio dei grembiuli“.

In due anni abbiamo assistito, e loro stessi se ne sono accorti, alla crescita delle loro competenze. Basti pensare al miglioramento della capacità di modellare con precisione un tarallo o un biscotto: questo comporta un impegno notevole per i nostri bambini perché richiede molta attenzione e molta manualità – dice Stefania Totò – Il miglioramento delle loro competenze ha portato loro a volersi assumere la responsabilità di svolgere alcune mansioni in maniera quasi del tutto autonoma ed oggi possiamo dire che la maggioranza di loro segue tutte le fasi produttive in autonomia o, se ciò non è possibile, affiancato da alcuni di loro che hanno maggiori probabilità di eseguire determinati passaggi“.

L’attività ha avuto anche dei risvolti curiosi che raccontano il lato umano dietro l’impegno professionale. La dottoressa Totò ci ha parlato del suo rapporto con i ragazzi coinvolti nel progetto: “Col tempo, quella che era un’attività come tante è diventata, per dirla con ‘il mio lavoro’, qualcosa in cui si identificano. Infatti se chiedi loro che lavoro fanno ti risponderanno ‘faccio lo chef’. Oltre alle competenze pratiche si sta lavorando anche su quelli che chiamiamo ‘comportamenti professionali’, ovvero la pulizia, la concentrazione durante l’esecuzione dei compiti, la capacità di stabilire il proprio ritmo di lavoro, ma soprattutto di agire sull’armonia dell’ambiente lavorando lavorando imparare a risolvere attriti o difficoltà che possono sorgere nel gruppo“.

In accademia mi occupo di creare e curare le ricette dei prodotti che proponiamo, di insegnare ai ragazzi come prepararli, ma anche di spiegare quali sono le regole giuste da adottare in una cucina professionale e di applicarle tutte insieme – spiega la pasticciera dell’Accademia Dalla Luna, Valentina Visaggi – La proposta della cooperativa di creare un laboratorio di panificazione con un unico team di ragazzi speciali mi è sembrata incredibilmente avvincente, ma non ancora una sfida semplice. Sono trascorsi circa due anni da quel giorno e oggi posso ritenermi decisamente privilegiato. Siamo diventati una vera e propria famiglia, ognuno di noi ha pregi e difetti, come in tutte le famiglie, ma c’è un’armonia di fondo che ci ha permesso di creare un efficiente laboratorio (naturalmente atipico in termini di tempi di produzione), dal quale sfornano un mucchio di piccole cose, che sembrano apprezzare.
Che impatto ha questa esperienza sulla mia qualità di vita? È decisamente migliorata, attraverso il lavoro. Direi una bella vittoria
“.

La pasticciera Valentina Visaggi e la terapista Stefania Toto (foto di Valentina Rosati)

Il lavoro è una componente centrale per la qualità della vita e il benessere di ogni persona – sottolinea il tutor psicoterapeuta della Dalla Luna Academy, Guido D’Angelo – Ciò riguarda anche le persone autistiche che hanno diritto ad avere un lavoro adeguato, commisurato ai loro bisogni e interessi, e che offra adeguate opportunità sociali. Per questo abbiamo pensato di creare il progetto Dalla Luna Academy, un contesto in cui i bambini possono sperimentare la creazione di prodotti da forno radicati nel territorio. Il progetto nasce come iniziativa culinaria con l’obiettivo, però, di permettere ai giovani non solo di impegnarsi in cucina, ma anche di acquisire progressivamente competenze legate all’intero processo di vendita, al fine di trovare il lavoro giusto e adatto non solo solo alle loro capacità, ma anche ai loro interessi. Ad esempio, qualcuno sarà impegnato in cucina, qualcun altro potrebbe essere impegnato nella gestione degli aspetti informatici degli eventi, altri ancora nel progetto di vendita o nei processi pubblicitari.“.

Biscotti in cottura (foto di Valentina Rosati)

Il nostro progetto non si limita semplicemente a insegnare competenze pratiche che potrebbero essere utilizzabili in un contesto lavorativo in futuro, ma apre le porte a un’esperienza fondamentale per le persone autistiche e con disabilità mentale, che troppo spesso si trovano escluse da simili opportunità – dichiara il responsabile clinico della Dalla Luna Academy, Francesco Liso – L’essenza del nostro progetto è creare un ambiente inclusivo dove il lavoro si fonde con il sostegno educativo-psicologico, proponendo un modello di presa in carico degli adulti che consideri tutti gli aspetti della vita della persona. Nonostante il numero limitato di partecipanti, ogni singolo individuo che beneficia di questa opportunità rappresenta un passo verso un mondo più inclusivo. Il numero di bambini coinvolti è ancora modesto, ma, attraverso questo modello, speriamo di stabilire un esempio replicabile e scalabile“.

 
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