«Noi pensiamo solo alla nostra partita, Ciserano e Villa Valle sono sicuro che faranno la loro» – .

«Noi pensiamo solo alla nostra partita, Ciserano e Villa Valle sono sicuro che faranno la loro» – .
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«Presenti, emozionati e convinti che ce la possiamo fare». Stefano Rossini taglia corto sulle motivazioni del Piacenza che si tuffa negli ultimi 180′ di campionato con l’impegno di segnare 6 punti in due partite e la speranza che Caldiero lasci qualcosa dietro ai suoi. «E questo è l’altro aspetto dello sprint – aggiunge il tecnico – cioè che non siamo totalmente padroni del nostro destino». La classifica è ormai nota: Caldiero 71, Piacenza 70, Desenzano 68 e volendo, anche se più indietro, il Palazzolo potrebbe rientrare in corsa a 67.
Proprio da qui si parte alla vigilia di Piacenza-Real Calepina (Stadio Garilli, domenica 15), non tanto dalle motivazioni – che ci sono, non potrebbe essere altrimenti – quanto dall’analisi del calendario. Il Piacenza affronta un Real Calepina in piena lotta per evitare i playout e poi il 5 maggio avrà il Varesina tagliato fuori dai giochi (forse anche dai playoff), mentre Caldiero affronta Ciserano e poi Villa Valle, due squadre già salve e non hanno più nulla da chiedere al campionato.

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L’attenzione è inevitabilmente rivolta agli avversari del nostro avversario. «Tu fai questo ragionamento, noi non lo facciamo. Ho detto subito alla squadra di pensare solo al nostro percorso, perché senza dubbio ci servono i 6 punti, poi vedremo come andrà sugli altri campi. Sono convinto che Ciserano e Villa Valle giocheranno la loro partita contro Caldiero ma, ripeto, non cadiamo in questi pensieri perché domenica abbiamo una squadra del Real Calepina che gioca con buone idee, ha qualità, è in salute e proprio domenica scorsa ha fatto vedere Difficoltà enorme il Caldiero. Quindi direi che c’è abbastanza da pensare a noi”.
Ulteriore passaggio su come si è arrivati ​​a questa situazione: Piacenza ha sicuramente avuto la possibilità di rendersi padrona del proprio destino per due volte nelle sue mani andando in testa alla classifica, ma la convinzione forte è che il secondo posto di oggi sia figlio dell’autunno periodo. «Posso parlare solo di quando sono arrivato in panchina: se guardo la media punti realizzata dalla mia squadra, nel momento in cui l’ho presa in mano, non posso che applaudire i miei ragazzi perché è una media punti che manterrebbe siamo ampiamente al primo posto con 16 vittorie in 25 partite. Dopo ovviamente potrei dirvi che abbiamo sbagliato nella gara di ritorno contro il Tritium, oppure a Caldiero, se lì avessimo pareggiato la questione adesso sarebbe diversa. Se proprio devo raccontarvi una partita, però, vi racconto quella contro la Folgore Caratese al Garilli: avanti 2-0 con la partita in mano siamo riusciti a rimontare 2-2 in un quarto d’ora. .”

Dal campo: Corradi sta cercando di recuperare in extremis dopo che la sua stagione è stata considerata finita, ma si deciderà solo all’ultimo minuto, mentre Recino è affetto da influenza e anche qui le condizioni dovranno essere valutate domenica mattina. Marquez rientra dalla squalifica ma Gerbaudo è out e sconta una partita di recupero. Iob e Andreoli sempre out.

Probabile formazione Piacenza (4-4-2) – Moro; Napoletano, Silva, Somma, Artioli; Zini, Tourè, Bachini, Bassanini; D’Agostino, Marquez. Tutti: Rossini.

 
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