Furti massicci, coppia finisce in carcere – .

LIVORNO— Sono stati arrestati e portati in carcere uno straniero di 38 anni, già ristretto per altri motivi, e un livornese di 51 anni, entrambi ritenuti responsabili di aver commesso 8 furti dallo scorso febbraio ad oggi.

Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri della Compagnia di Livorno, al termine di una dettagliata e complessa attività investigativa, hanno eseguito nei confronti dei due un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le indagini, avviate dai Carabinieri verso la metà dello scorso febbraio, hanno consentito di ricostruire nel dettaglio le molteplici dinamiche predatorie utilizzate dagli indagati, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a loro carico che – dopo il vaglio dell’Autorità giudiziaria in piena condivisione con le risultanze delle indagini – ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi.

In particolare, la ricostruzione investigativa dei fatti è iniziata lo scorso 17 febbraio, quando i due indagati sono stati notati in atteggiamento sospettoso da un custode di un impianto sportivo che, vedendoli aggirarsi furtivamente all’interno della struttura, li ha seguiti ed è riuscito a immortalarli mentre si erano intenti a rompere il finestrino di una Fiat Panda parcheggiata all’esterno dello stabilimento per impossessarsi di una borsa al suo interno.

Vista la scena, l’addetto ha immediatamente allertato la vittima che il giorno successivo si è recata in Questura per sporgere denuncia. Il 18 marzo gli stessi due sono stati visti nei pressi della scuola elementare “Villa Corridi”, questa volta intenti a rompere il finestrino di una Bmw lì parcheggiata e a portare via uno zaino scolastico. I due sono stati fotografati da un passante che ha consegnato spontaneamente le immagini alla polizia.

Gli immediati e approfonditi accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di accertare che i due, dopo aver commesso il furto, avevano lasciato a bordo un motorino rubato due giorni prima e sempre dalla stessa coppia di malviventi.

Il giorno successivo, 19 marzo, venne scoperto un altro furto commesso dalla coppia, entrambi furono notati da una delle vittime mentre fuggivano dopo aver rotto il vetro della sua auto e aver preso una borsa; Anche in quell’occasione a dare l’allarme è stata la vittima che ha messo in fuga i due malviventi abbandonando la refurtiva.

Altro grave atto predatorio della coppia scoperto dalle forze dell’ordine, avvenuto lo scorso 27 marzo, quando la coppia di presunti ladri furono ripresi dalle telecamere di sorveglianza della scuola “Galileo Galilei” di Livorno mentre, dopo essere entrati all’interno, erano intenti rubare dieci PC portatili forniti alla scuola.

Il successivo 4 aprile i due furono notati da un poliziotto fuori servizio, mentre si allontanavano da un’auto. Avvicinatosi all’auto, il militare si è accorto che i due avevano forzato il lunotto posteriore e ha rintracciato il proprietario che, giunto sul posto, ha confermato il furto di alcune borse e indumenti.

Sempre lo stesso giorno, i due sono entrati nel parcheggio di un’azienda dove hanno rubato uno scooter elettrico. La mattina dell’11 aprile, la coppia è entrata negli spogliatoi di un esercizio commerciale dove, scassinando alcuni armadietti, è riuscita a impossessarsi di alcune borse di proprietà di due donne.

All’epoca, uno dei due soggetti offesi, nella denuncia, denunciava oltre al furto della borsa, anche di aver subito un furto di denaro mediante l’uso illecito della propria carta bancomat contenuta nella borsa con cui i due si erano recati alcuni acquisti. in vari esercizi commerciali.

Dalle indagini dei Carabinieri si è poi accertato che anche questi acquisti erano opera degli indagati, agevolati dal fatto che il circuito bancario solitamente non richiede l’utilizzo del pin per effettuare acquisti di modico importo.

Dalle approfondite attività investigative condotte dai Carabinieri di Livorno, è stato inoltre accertato che lo straniero indagato, anche da solo, avrebbe commesso reati contro il patrimonio e in particolare: il 16 marzo è stato riconosciuto, sempre attraverso l’analisi delle registrazioni della videosorveglianza , quale autore del furto di un ciclomotore depositato all’interno di un garage; il 19 marzo è stato denunciato per uso improprio di strumenti di pagamento perché ha utilizzato per effettuare acquisti una carta prepagata non intestata a lui.

La donna, però, dopo l’arresto dell’uomo (coindagato nei diversi furti) per maltrattamenti nei suoi confronti, lo scorso 6 aprile è entrata da sola in un impianto sportivo dove ha preso le chiavi di un’auto custodita all’interno di uno spogliatoio.

In fase esecutiva, al termine delle indagini, in particolare al momento dell’arresto, la donna è stata sorpresa dai carabinieri in possesso di sostanze stupefacenti ovvero 1 grammo di crack e marijuana, nonché di un coltello e di un martello spaccavetri. (solitamente dotazioni di sicurezza sugli autobus) per i quali è stata denunciata per i reati di detenzione abusiva di armi o oggetti idonei ad offendere i sensi e detenzione ingiustificata di chiavi alterate, oltre ad essere stata denunciata alla Prefettura competente per consumo personale di sostanze stupefacenti. Il tutto è stato poi sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.