in Trentino diminuiscono gli infortuni (16% in meno rispetto al 2022) ma sono più a rischio i lavoratori dell’industria e dei servizi – .

TRENTO. Nel 2023, nel trentino ci sono stati 8149 feriti (tra questi, 6249 nei settori industriale e dei servizi); 16% in meno rispetto all’anno precedente.

Dati e percentuali raccolti daInail piuttosto incoraggiante se confrontato con la media nazionale che, alla vigilia Giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro (28 aprile), inevitabilmente danno luogo ad una riflessione sul tema della prevenzione e su cosa siano stati presentato a Rovereto in occasione diIniziativa “A scuola di sicurezza”.organizzato da Provincia di Trento in modo da sensibilizzare i giovani sull’importanza di prevenire infortuni e infortuni sul lavoro.

Rispetto a 2022 infatti, quando il incidenti mortali Li avevamo 14si è notato un notevole calo: lo scorso anno, su 8 infortuni mortali, 5 sono avvenuti sul posto di lavoro mentre 3 “in itinere”, cioè nel tragitto casa-lavoro.

Tornando ai dati complessivi, i settori industriale e dei servizi (che comprende anche ilartigianato) registra il maggior numero di infortuni. Lo sono davvero 6249 incidentianche se lo sono 4,7% in meno rispetto al 2022.

Per quanto riguarda le attività economiche, vengono registrate 960 infortuni nelle industrie manifatturiere (in particolare, quelli metalmeccanici E di legno), 631 Nel settore edile, 604 Nel settore agricolo (-1,4% rispetto al 2022), 506 Nel settore sanitario e socio-assistenziale e infine, 407 nel trasporto.

Tra gli operai, il segmento più coinvolto è quello incluso tra i 50 e i 75 anni con il Il 30% degli infortuni totali. IL 25% invece è composto da stranieri.

 
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