«Il lavoro tornerà ad essere sicuro, dignitoso, rispettando i contratti, eliminando il lavoro precario» – ilBustese.it – .

«Il lavoro tornerà ad essere sicuro, dignitoso, rispettando i contratti, eliminando il lavoro precario» – ilBustese.it – .
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La UIL Lombardia non fa concessioni al Governo e alle istituzioni locali in occasione della Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro (oggi 28 aprile). Il coordinatore della Uil Varese Antonio Massafra ribadisce i temi della sicurezza, ma anche del lavoro dignitoso e giusto oltre che sicuro, rilanciando la campagna che la UIL porta avanti da 3 anni: ZERO MORTI SUL LAVORO (ZeroMortiSulLavoro ) e chi ha visto il sostegno del Presidente Mattarella e del Santo Padre.

Parole che riecheggiano dopo l’ennesima strage di innocenti. Una guerra che mette in luce Massafra con numeri che fanno della Lombardia la maglia nera italiana che in 5 anni ha registrato oltre 1000 morti e più di 500mila denunce di infortuni con il 2024 che si apre con numeri da brivido: nei mesi di gennaio e febbraio nella nostra regione, secondo l’INAIL, si sono già registrati 27 morti sul lavoro oltre a 18.386 infortuni (in aumento dell’11,64% rispetto al 2023), e 578 tecnopatie ( +6,32%). E se consideriamo le fasce d’età, emergono incrementi generali in quasi tutte le fasce, soprattutto tra gli under 15 (+28,5%) e la fascia 25 – 29 anni (+10,5%) con un calo solo nella fascia 45 anni. -49 anni (-0,73%). Incidenti per i quali la Uil scende ancora in piazza dopo ripetuti appelli, mobilitazioni, scioperi e manifestazioni.

“Adesso fermati – tuona il coordinatore Antonio Massafra – Siamo scesi di nuovo in piazza per il lavoro sicuro dopo innumerevoli richieste e proposte, in linea con le piattaforme unitarie. La salute e la sicurezza devono essere al primo posto. Vogliamo smettere di vedere in passerella il cordoglio di politici che fanno proclami e poi promulgano leggi che vanno nella direzione opposta. Niente più subappalti a cascata, niente più risorse per le ispezioni. Vogliamo che il lavoro torni in cima all’agenda del governo. Vogliamo che venga introdotto il reato di omicidio sul lavoro, che si svolga la formazione obbligatoria anche sul lavoro, che ci siano maggiori controlli anche ampliando i poteri dei RLST e una vera patente a punti, non quella ridicola che il governo vorrebbe introdurre. Così come è necessario che le aziende che hanno avuto incidenti non partecipino alle gare e che tutti gli enti locali applichino i protocolli siglati con le prefetture”.

L’appello di Massafra va anche a quelle aziende virtuose che spesso si trovano in competizione con chi non rispetta le regole: «Basta, non mettere il profitto al primo posto».

E se il lavoro deve essere sicuro deve essere anche certo e non precario. «Basta con i lavoratori fantasma e con ogni forma di lavoro precario e di sfruttamento – conclude il coordinatore della Uil Varese – da parte delle aziende nei confronti dei lavoratori. Ancora oggi lo sfruttamento è presente anche in Lombardia. Il lavoro deve essere retribuito con contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e deve essere dignitoso. I contratti collettivi nazionali devono essere applicati a tutte le categorie, compresi i lavoratori in subappalto. Dovranno essere firmati i contratti territoriali e aziendali di secondo livello. Solo così sarà possibile combattere il lavoro povero. Il lavoro è il vero ridistributore del reddito. Come fare? Pensiamo davvero a utilizzare gli EXTRA PROFITTI in modo serio e non attraverso la farsa del Governo. Dopo la campagna Zero Morti sul Lavoro, la Uil ha lanciato una nuova campagna che No ai lavoratori fantasma».

 
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