Lecce, con il Monza un altro passo verso il raggiungimento della salvezza – .

Il Monza dà, il Monza toglie. Dopo aver regalato negli anni infinite gioie nelle partite contro il Lecce, in una Coppa Italia vinta nel 1976, in una storica…

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IL Monza dà, Monza toglie. Dopo aver regalato infinite gioie nel corso degli anni nelle sfide incontrate con il lecceseuna Coppa Italia vinta nel 1976, una storica promozione in Serie A ottenuta nel 1985 e infine la salvezza nella massima serie ottenuta nel 2023, ieri la squadra brianzola ha infatti tolto qualcosa ai giallorossi con l’1-1 in area Cesarini, verde di Via del Mare, dopo quasi otto minuti di recupero concessi dall’arbitro Santoro del Messina. Per carità, alla fine il pareggio è probabilmente il risultato che meglio rispecchia l’andamento di una partita sostanzialmente equilibrata e priva di emozioni. L’unico rammarico che il Lecce si porta dietro è quello di aver concesso il pareggio al sesto minuto di recupero, praticamente nella prima azione di gioco dopo l’esultanza giallorossa per l’eurogol di Nikola Krstovic. Il montenegrino, al 92′, fa crollare uno stadio intero segnando un gol favoloso, un destro terrificante dal limite dell’area dopo il solito assist Pierotti. In questa circostanza il talentuoso Di Gregorio non ha potuto fare a meno di raccogliere la palla dal sacco. Dopo circa due minuti di esultanza, la gara riprende con un lancio lungo di Pablo Marì verso l’area leccese, dove nel frattempo erano arrivati ​​numerosi giocatori brianzoli. Nel duello aereo tra D’Ambrosio e Venuti il ​​primo ha avuto la meglio, la palla è finita sul braccio largo del difensore leccese e a quel punto l’arbitro non ha esitato a puntare il dischetto. Tra lo stupore dei circa 28mila spettatori presenti sugli spalti. Una doccia gelata servita da uno dei tanti ex in campo, Matteo Pessinache dal dischetto spiazza Falcone, regalando il pareggio ai suoi.
Quasi superfluo dire che la vittoria avrebbe permesso alla squadra salentina di mettere seriamente in discussione la permanenza in Serie A e invece è arrivato un pareggio da non buttare affatto. Effettivamente il punto guadagnato contro la corazzata Palladino è utile perché permette di capitanare Blin e compagni di mantenere un discreto margine di vantaggio sulla terzultima posizione in classifica a sole quattro partite dalla fine del campionato. Al momento ildell’Udinese di Fabio Cannavaro è terzultimo a -8 dal Lecce e attende oggi, alle tre del pomeriggio, di affrontare il Bologna di Thiago Motta, che con una vittoria può agganciare la Juventus al terzo posto. Il risultato sembra scontato ma le sorprese in Serie A sono sempre all’ordine del giorno. Tuttavia per i calcoli bisognerà attendere ancora una o due partite, quando la situazione in coda sarà più chiara.
Al di là di quello che sapranno fare le rivali del Lecce nella corsa salvezza a fine stagione, è giusto sottolineare i meriti della squadra di Gotti. Contro il Monza la squadra salentina ha ottenuto il quinto risultato positivo nelle ultime sei giornate in cui ha perso solo sul campo del Milan. E c’è di più: dopo quattro clean sheet, ieri Falcone è caduto solo su rigore trasformato da Pessina. Che è stato l’unico vero tiro in porta realizzato dagli ospiti nei cento minuti di gioco. La fase difensiva ha quindi funzionato anche questa volta e questo ci fa ben sperare in vista delle ultime quattro partite che il Lecce affronterà nell’ordine Cagliari (trasferta, domenica prossima alle 12.30), Udinese e Atalanta (doppia gara consecutiva al Via del Mare) e Napoli (trasferta).

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Giornale pugliese

 
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