Cascine “assediate” dal fotovoltaico. Proposte per “salvarli” dalla campagna alessandrina – .

SAN GIULIANO NUOVO – Priservare e far conoscere circa 30 casali storici sparsi nelle campagne alessandrinee soprattutto, tenere distanti distese di pannelli fotovoltaici. Questi sono gli obiettivi di “Salviamo Comitato Le Cascine” condiviso anche daAssociazione “Agricoltori Autonomi Italiani”. L’Italia ha”sicuramente sarà necessario aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili”, ha precisato il presidente del Comitato Giancarlo Rossi, ma sono necessariO “regole più stringenti rallentare”l’assedio dei mega impianti di pannelli solari o turbine eoliche nei terreni agricoli e, in particolare, in quelli circostanti le residenze rurali storiche tutelate nei piani regolatori comunali.

Per il comitato, così come per l’associazione “Agricoltori Autonomi Italiani”, per non sprecare ulteriori terreni agricoli fertili e coltivati”parte integrante di aziende ben strutturate spesso gestite da giovani che garantiscono la continuità generazionale delle attività” potevano sfruttare gli spazi”alternative” per produrre energia. Ad esempio, i pannelli potrebbero essere posizionati su tetti, nei parcheggi, nelle aree industriali dismesse o anche nelle cave e miniere, e lasciare libere le campagne alessandrine e piemontesi in genere.

Ad oggi, tuttavia, sono stati installati molti sistemi “in modo selvaggio” e secondo il “Comitato Salviamo Le Cascine” e gli “Agricoltori Autonomi Italiani” spesso “senza attente ispezioni” che ha assicurato il rispetto per “distanze minime” dalle fattorie.

Da qui il proposte avanzate agli amministratori pubblici. Il Comitato e gli Agricoltori Autonomi chiedono in particolare alla Regione di introdurre un’imposta sulle transazioni finalizzate alla realizzazione di impianti fotovoltaici industrialia cui essere assegnato un fondo a sostegno dei giovani agricoltori sotto i trent’anni e ridurre l’impatto ambientale sulle aree agricole abbassando la potenza massima complessiva degli impianti a 10 Mv e imponente una distanza minima di 3 km. “Per quanto riguarda gli impianti agrivoltaici si richiede il “rigoroso rispetto” di un “principio di continuità” che consiste nel mantenere almeno il 70% del valore della produzione agricola negli ultimi 5 anni produttivi, prendendo come riferimento per i prezzi l’anno precedente la redazione della relazione agronomica allegata al progetto”.

Un sistema fotovoltaico industriale, o agrivoltaico “Potrebbe essere una zona agricola” ma non in prossimità di residenze rurali, precisano il “Comitato Salviamo Le Cascine” e gli Agricoltori Autonomi che chiedono anche di vigilare sul rispetto del “perimetro” dei casali nelle frazioni di Cantalupo, Castelceriolo, Lobbi, San Giuliano Nuovo, San Michele, Spinetta Marengo, Valle San Bartolomeo, Valmadonna e Villa del Foro sottoposto a tutela nel piano approvato a suo tempo dal Comune di Alessandria, che è di tre chilometri per gli impianti eolici e di cinquecento metri per gli impianti fotovoltaici.

L’ultimo punto riguarda l‘Processo di autorizzazione che per il comitato e l’associazione degli agricoltori deve tenere conto anche del parere di almeno una delle organizzazioni professionali agricole più rappresentative a livello nazionale attraverso le loro organizzazioni provinciali.

 
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