L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport svela il motivo per cui l’attaccante argentino non si trasferì al Napoli qualche anno fa: i retroscena
Oggi la super sfida tra Napoli e Roma, valida per la 34esima giornata del campionato di Serie A. Partita cruciale per la squadra azzurra, in cerca di riscatto dopo la cocente sconfitta esterna contro l’Empoli, che ha suscitato le proteste dei tifosi azzurri. Paulo dovrebbe essere in campo tra le fila giallorosse Dybala, simbolo della rinascita del club, in passato molto vicino anche al Napoli. Una volta scaduto il contratto con la Juve, l’argentino era ad un passo dal trasferirsi all’ombra del Vesuvio, ma la trattativa non è andata in porto.
Dybala al Napoli: ecco perché la trattativa non è andata in porto
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Di seguito le parole riportate dall’edizione odierna di Il Corriere dello Sport: “E sembra quasi un segno di reverenza che Dybala non abbia segnato un solo gol in nove partite giocate al San Paolo-Maradona. Coincidenza, certo, ma ad alcuni napoletani piace anche vedere una sorta di immenso rispetto nei confronti della leggenda del calcio. Soprattutto a quei napoletani che due stagioni fa sognavano l’arrivo della Joya in azzurro. Quando il suo addio alla Juventus era ormai chiaro, Anche il Napoli ha chiesto di ingaggiarlo a parametro zero. Ma le cifre, come ha poi ammesso anche Spalletti, non tornavano e Dybala sbarcava in giallorosso. Un rammarico per i tifosi azzurri, una festa invece per i tifosi romanisti che hanno trovato in lui talento, qualità, fantasia e divertimento. E non è un caso che dentro e fuori Trigoria Dybala venga paragonato a Totti. Giocatori che capiscono il calcio in modo diverso, con un pensiero diverso e una qualità lontana da tanti altri. Lo stesso vale per Maradona, il genio del calcio per eccellenza. L’amicizia tra Francesco e Diego spiega molto se non tutto“.
