Minuto ’82 di Lecce-Monza. Gotti decide di inserirsi Pierotti nel campo. L’argentino si sta riscaldando da circa 20 minuti e ha voglia di entrare.
Lo spirito giusto
L’argentino ha ancora poco tempo per dimostrare il suo valore, eppure entra sempre con lo spirito giusto. Recupera due palloni, anche se in un’occasione l’arbitro fischia per un fallo inesistente, e al secondo minuto di recupero mette di testa un pallone che Krstovic lancia in rete con rabbia e precisione. Gol e per circa due minuti salvezza raggiunta, festa al Via Del Mare e giubilo in tutto il Salento.
Resta l’assist
Sappiamo tutti come è andata a finire. Il rigore concesso da Santoro e trasformato da Pessina ha attutito le urla di gioia che sembravano essere quelle definitive. Resta comunque il gol di Nikola Krstovic, una perla incastonata nell’angolo della porta difesa da Di Gregorio. Così come resta l’assist di Pierotti, colpo di testa che apparecchia la tavola e permette al compagno di calciare in porta senza marcature. Quel tocco di testa all’apparenza sembra un gesto tecnico evidente ma non è affatto semplice indirizzare la palla in quella porzione di campo per permettere a Krstovic di colpire di netto.
Più spazio
Pierotti ha giocato pochissimo, eppure nelle ultime due casalinghe ha fornito assist fondamentali per i gol di Sansone ieri contro Empoli e Krstovic. L’argentino meriterebbe più spazio e Gotti dovrà sicuramente mettere in conto le ottime prestazioni che sta offrendo a fine stagione. Anche contro Sassuolo e Milan Pierotti è entrato con la mentalità giusta, dimostrandosi anche duttile. Il classe 2001, infatti, ha giocato sia come esterno che come seconda punta, con le sue doti fisiche che gli hanno permesso di variare su tutto il fronte offensivo. In questo finale di stagione tutti possono dare il loro contributo e Pierotti sta dimostrando di saper essere decisivo anche giocando pochi minuti.
