una serata per ripercorrere 50 anni di jazz a Ferrara – .

una serata per ripercorrere 50 anni di jazz a Ferrara – .
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Il 30 aprile il Jazz Club Ferrara, in collaborazione con il Gruppo dei 10, Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e Endas Emilia-Romagna dedica il Giornata Internazionale del Jazz Unesco a un pezzo di storia del jazz a Ferrara, tra ricordi e aneddoti degli ultimi 50 anni, a partire dalle prestigiose stagioni nel Teatro Comunale, fino ai 25 anni del Torrione.

La serata sarà anche l’occasione per la consegna della borsa di studio dedicata a Emanuele Rossi, socio fondatore del Jazz Club e a lungo vicepresidente dello stesso.

In occasione dell’International Jazz Day, un’apertura straordinaria dedicata alla storia e alle prospettive del jazz ferrarese, tra ricordi e aneddoti di un percorso cinquantennale, fatto di festival, rassegne, prestigiose stagioni al Teatro Comunale e 25 anni di Torrone. Il tutto sarà arricchito dalle esibizioni della Roaring Twenties Jazz Band, rappresentante delle origini del jazz estense, del Wilko Trio, che ne incarna l’attualità, e degli studenti del Conservatorio di Ferrara, protagonisti degli sviluppi futuri. Nel corso della serata verrà consegnata la borsa di studio Emanuele Rossi “Bravò”, dedicata al socio fondatore e a lungo vicepresidente del Jazz Club Ferrara, che da oltre quarant’anni è impegnato nella promozione e diffusione della sua grande passione. : musica jazz. Grazie al contributo dell’ENDAS e del Club Amici Miei, l’assegnazione della borsa di studio consentirà a due giovani musicisti del Conservatorio di Ferrara di partecipare ai seminari di alta specializzazione della prestigiosa accademia di Siena Jazz nel mese di agosto.

La storia del jazz a Ferrara e della sua diffusione è fatta di pochi, costanti volti. Uno di questi è Alessandro Mistri. Oggi direttore artistico del Gruppo dei 10, Mistri segue da sempre il mondo della musica afroamericana con grande interesse e coinvolgimento. Un coinvolgimento che affonda già le sue radici nell’esperienza di Radio Ferrara Centrale, una delle prime radio libere italiane, per la quale Mistri curò, negli anni Settanta, un programma incentrato sul jazz: Non sparate al pianista. Ed è sempre negli anni Settanta, in particolare nel 1977, che nasce il Jazz Club Ferrara, sotto il nome di Circolo Amici del Jazz. Tra i suoi fondatori? Sempre Alessandro Mistri, che fino al 2006 ha contribuito a costruire una piccola-grande nicchia musicale, che già si era trasferita alla fine degli anni Novanta al Torrione di San Giovanni, all’imbocco di Corso Porta Mare, dove tuttora ha la sua sede. Di quel primo gruppo di appassionati facevano parte altri personaggi, come Franco Esposito, Gino Neri, Federico Garberoglio, Pasquale Piganti, Glauco Farinella, Toto Delicato, Franco Bilancioni, Sergio Formignani, Giordano Ronchini, Augusto Mantovani, Franco Mantovani, lo stesso Emanuele Rossi e Giordano Balboni , vera punta di diamante del club, per le sue doti musicali, la sua conoscenza e capacità organizzativa. Da non dimenticare, poi, presidenti come Andrea Veronese, Jimmy Villotti, Lola Bonora… Nel 1978 venne costituita anche la Roaring Twenties Jazz Band, che nonostante la prematura scomparsa del leader, si esibisce ancora oggi e ottiene meritati successi. Le difficoltà del Circolo Amici del Jazz sono state tante, ma le soddisfazioni non sono diminuite. Soprattutto, quello di portare Art Pepper in Italia per la prima volta, nell’edizione del 1980 degli Incontri Jazz Comacchio. Come dimenticare, poi, la festa in onore di Ferrara organizzata nel mitico teatro di New York, dopo il gemellaggio con la Carnegie Hall. In quegli anni arrivarono a Ferrara tutti i grandi nomi del jazz mondiale: Dexter Gordon, João Gilberto, George Benson, Wynton Marsalis, Elvin Jones, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Chet Baker ecc. Nel 2006, dopo trent’anni di servizio alla Jazz Club, Mistri ha deciso di lasciare il testimone alla squadra nata attorno all’esperienza di successo del Torrione. E dopo quattro anni di riposo, dopo aver prodotto il quarto album dell’etichetta indipendente Blue Tower (da lui costruita e diretta), con alcuni amici ha fondato il Gruppo dei 10. Lo statuto dell’associazione, che dal 2010 offre al pubblico a di eventi dal titolo All Directions, parla chiaro: si tratta di “dieci amici, stanchi di sopportare il progressivo e inarrestabile imbarbarimento degli attuali modelli socio-culturali” e che, per questo, decidono di “reagire”. Nel corso di 14 anni di attività, dopo quasi 500 eventi culturali e musicali, mantenendo l’asticella dritta sul jazz, ma senza dimenticare altri generi, come la canzone d’autore italiana o la musica sudamericana, e altre forme culturali, come l’arte, la letteratura, giornalismo –, è tempo di bilanci, di incontrare vecchie conoscenze, di proporre, in un’unica serata, un riassunto della storia del jazz locale. Ovviamente insieme al Jazz Club di Ferrara, che non ha certo terminato la sua attività dal 2006, consolidandosi e affermandosi progressivamente come una delle realtà più apprezzate nel panorama nazionale ed europeo.

Ogni anno “Ferrara in Jazz”, dai primi di ottobre ai primi di maggio, propone ca. 100 concerti, jam session, masterclass, mostre, eventi di beneficenza e residenze artistiche della Tower Jazz Composers Orchestra (la big band stabile del Torrione) che presentano più di 500 musicisti nazionali e locali internazionali (molti dei quali hanno vinto il Grammy Award). La Stagione 23/24 ha tagliato il traguardo di 25 edizioni grazie alla qualità con cui il Jazz Club Ferrara è citato dalla rivista americana Down Beat tra i “Great Jazz Venues”, è plurivincitore, come miglior jazz club italiano nei referendum dei lettori della rivista Jazz It e nel 2023 è stato premiato come miglior jazz club del Paese dalla Federazione Italiana Jazz. Da cinque anni il Torrione è anche sede di lezioni, laboratori e concerti tenuti dal Dipartimento Jazz dell’Istituto Superiore “G. Frescobaldi” di Ferrara, caratterizzandosi non solo come luogo di spettacolo, ma anche come spazio formativo e didattico.

 
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