Viterbo – Il vescovo all’inaugurazione della nuova sede dei Cavalieri di Malta nella chiesa di San Giacomo: “partecipare ad un ordine caritativo è soprattutto un servizio”
di Daniele Camilli
La nuova sede di Smom nella chiesa di San Giacomo in via Saffi
Viterbo – “Dobbiamo versare il nostro sangue nei problemi della vita senza temere le difficoltà”. Mons. Orazio Francesco Piazza, ieri pomeriggio durante l’inaugurazione della nuova sede della delegazione viterbese del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) nel cinquecentenario dell’insediamento della popolazione melitense nella città dei Papi.
“Le difficoltà non vanno temute – dice il vescovo -, ma affrontate. E più che stare in piedi, camminare è fondamentale negli avvenimenti della vita. Vedere riaperta questa chiesa nel centro di Viterbo è un segno, soprattutto in questi tempi difficili”.
Viterbo – Vescovo Orazio Francesco Piazza
Insieme al vescovo, nella chiesa di San Giacomo in via Saffi, la nuova sede della Smom messa a disposizione dalla diocesi, sono presenti anche il delegato dell’ordine Roberto Saccarello e il Gran Priore di Roma, Roberto Viazzo. Un ordine, lo SMOM, presente in delegazione dal 1996, fino a pochi mesi fa nella vecchia sede di Palazzo Santoro in piazza del Teatro.
Viterbo – L’inaugurazione della nuova sede dello SMOM
Ad ascoltare gli interventi erano presenti il presidente della provincia Alessandro Romoli e l’assessore comunale alla Qualità degli spazi urbani, Emanuele Aronne. Con loro il vicario dei beni culturali della diocesi, don Massimiliano Balsi, parroco di Santa Maria della Quercia, e il cappellano dei carabinieri, don Flavio Valeri, parroco della chiesa del Sacro Cuore al Pilastro.
Viterbo – Delegato SMOM Roberto Saccarello
“Non dobbiamo temere questo nostro momento – prosegue Piazza -, anzi va considerato una grande opportunità per mettere in gioco le qualità umane. E per fare questo occorrono testimonianza attiva e responsabilità consapevole. L’attenzione alla città e al territorio deve manifestarsi attraverso segnali chiari. Partecipare ad un ordine di beneficenza come lo SMOM non deve essere considerato solo un onore, ma soprattutto un servizio. Dobbiamo dimostrare ciò che diciamo nei gesti e la responsabilità deve diventare anche creatività, capace di tracciare nuove strade e di cogliere il grido di aiuto che viene dal nostro tempo”.
Viterbo – L’inaugurazione della nuova sede dello SMOM
“Come dice Papa Francesco – aggiunge il vescovo – abbiamo bisogno di una Chiesa dell’uscita, cioè di un radicamento vivo e costante nei contesti sociali. Dare la propria testimonianza concreta là dove la povertà umana balza davanti ai nostri occhi. La dignità dei poveri deriva dalla liberazione dall’indifferenza e dall’intolleranza. Insofferenza verso ciò che ci provoca e ci chiama all’azione. L’azione del credente non deve solo combattere il male, ma far crescere il bene. Quanto più si allarga quest’area operativa, tanto più il male e il negativo, cioè l’attacco al senso di umanità, vengono relegati ai margini”.
Viterbo – Il Gran Priore di Roma dello SMOM Roberto Viazzo
“Aprire questa sede – sottolinea Saccarello – significa mantenere il legame con la vita cristiana. Oggi celebriamo una festa di famiglia, fedeli al carisma melitense”.
Viterbo – La nuova sede della Smom nella chiesa di San Giacomo in via Saffi
“L’apertura di una nuova sede – conclude Viazzo – è l’apertura di una nuova casa, una porta al servizio dei poveri e degli infermi. La nostra testimonianza e il nostro modo di presentarci”.
Daniele Camilli
29 aprile 2024
