il Pic-Nic ancora abbandonato in balia di vandali e topi – .

il Pic-Nic ancora abbandonato in balia di vandali e topi – .
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La vecchia ristorantePicnic” è pronto a ridiventare per lungo tempo un ristorante di lusso e di prestigio le scogliere di Sciaia a mare e Bocche di Pugliadove potrete arrivare anche in barca per mangiare cullati dal rumore delle onde e dalla brezza.

Un sogno ancora nel cassetto

Solo laggiù Non sono presenti attracchi né strutture ricettive dove si possono saltare gli spaghetti alle vongole o la frittura di pesce. Intanto, a poco meno di due mesi dall’estate, torna ad esserci il “Pic-Nic”. il solito e dimenticato spettro degli ultimi 50 anni: abbandonato tra sporcizia, degrado e crollo, dopo l’atto vandalico che ha visto demoliti i pannelli perimetrali e una rete protettiva per evitare intrusioni. Ieri, in una domenica soleggiata e piena di amanti del mare alla ricerca della prima tintarella, l’antico e amatissimo ristorante (che ha fatto la storia per tanti brindisini che in quei locali festeggiavano matrimoni, battesimi, compleanni, prime comunioni e feste di ogni genere con cantanti e gruppi noti della scena italiana e non solo a partire dagli anni ’60) è tornato a svolgere una deplorevole funzione: un bagno pubblico per tutti coloro che da quelle parti non trovano servizi igienici disponibile.

Un rudere abbandonato

Del resto, andarci alla ricerca di scatti fotografici significa rischiare di vivere forti emozioni: topi e altri animali. Murarlo (più volte) con lamiera e circondarlo con rete metallica e plastica – con tanto di cartello con la scritta “pericolo di collasso”- non servì ad allontanare dall’antico e decadente rudere le solite e sconosciute genti che durante l’inverno vagano lungo tutta la costa tra Scaia mare e Apani per segnare furti e rapine di ogni genere in ville occupate solo nel periodo estivo. L’immobile, che misura 710 mq, tra superfici coperte e scoperte, oltre ai 160 mq che dovrebbero coprire un parcheggio ad hoc per gli utentiè stato oggetto negli ultimi mesi (per quanto riguarda la rilevanza del demanio marittimo) al rilascio di una concessione di 20 annicome espresso lo scorso anno dal Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.

Gli interni dell’ex ristorante

Il progetto di recupero

Un progetto da autorizzare secondo alcune regole che passano attraverso un iter procedurale complesso che prevede anche il coinvolgimento dell’Ufficio di urbanistica del Comune di Toast. Insomma, al momento, del ristorante esclusivo che avrebbe dovuto finalmente portare una boccata d’aria fresca in un angolo del porto turistico a due passi dalla città, non c’è traccia. Forse qualcosa si è perso per strada. La storia del ristorante “Pic Nic” si inserisce nella movida brindisina degli anni ’60, quando nelle vicinanze erano presenti altri rinomati ristoranti (La Lampara e il Sciare al mare) e ballare Estoril oscurarono Rimini, Riccione e la Versilia con l’arrivo di cantanti e gruppi musicali d’avanguardia in quel periodo. Mare, ballo, musica fino a tarda notte e buona gastronomia si trovano a pochi passi. La cucina del “Pic-Nic” smise poi di funzionare all’inizio degli anni ’80, fino a trasformarsi in un negozio di panini, patatine e birre, diventando un luogo di ritrovo serale per le coppie. Nel tempo si sono avvicendati diversi proprietari, tutti “arrabbiati” per i sistematici atti vandalici avvenuti di notte. A quel punto, dentro un’area che durante l’inverno diventava desertatutto è andato in malora.

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Giornale pugliese

 
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