Alle 19 di sabato 29 aprile 1995, precise 29 anni fa a Trento, un elicottero bianco sorvolava la città
Dieci minuti dopo in piazza Duomo è arrivata la Mercedes bianca, con a bordo anche il Papa, applaudita freneticamente dalla folla. Prima di comparire nella piazza centrale di Trento, il Papa polacco, maestro della comunicazione, aveva percorso alcune strade di Trento tra due file di folla commossa.
Sono stati tanti a piangere dall’emozione solo vederlo passare per le strade di Trento. Durante la sua due giorni a Trento, il Papa parla spesso a braccio, citando Alcide Degasperi, Antonio Rosmini e Chiara Lubich. Ogni sua frase è accompagnata da applausi e sorrisi. Un Papa che ha saputo infiammare le folle che lo ascoltano con attenzione e gioia. Un Papa che non divide ma unisce. Forse l’unico della nostra contemporaneità. Forse il più grande di tutti.
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L’occasione della sua visita è 450° anniversario dell’apertura del Concilio di Trento e 850 anni dalla consacrazione della Basilica. Papa Giovanni Paolo II dormirà in piazza Fiera e il giorno dopo celebrerà la messa davanti a migliaia di fedeli nella spianata dell’interporto. Per Trento è un momento quasi epico, lo testimonia l’aria frizzante e felice che attraversava ogni casa.
Papa Giovanni Paolo II visitò cinque volte il territorio trentino, tra l’agosto 1979 e l’aprile 1995, le sue visite furono fortemente legate alla storia di questa terra e della sua gente.
Eventi che la popolazione trentina ha vissuto con emozione e che hanno lasciato ricordi indelebili nel tempo e che sono rimasti impressi nella memoria dei trentini. Uno di questi è l’immagine del Papa inginocchiato nel cImitero di Tesero davanti alla targa con i nomi delle 268 vittime di Stava.
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Sono tanti i ricordi della due giorni del Papa a Trento. Dall’incontro con i cittadini in piazza Duomo alla recita del Regina Coeli, oppure l’incontro di preghiera sempre in piazza Duomo per la commemorazione del 450° anniversario del concilio. Ma soprattutto il tradizionale incontro con i giovani in piazza Fiera, fortemente voluto dal Papa.
C’erano molte persone che erano lì in quei giorni avvicinarsi a Dio grazie alla visita del Papa. E i tanti trentini che portano nel portafoglio il santino del Papa polacco lo devono proprio a quella visita.
Chi lo ricorda, ancora oggi, mentre stringe la mano ai trentini resta commosso e commosso un nodo alla gola consapevole di aver visto nella nostra città probabilmente il più grande Papa della storia mondiale contemporanea che molti ancora piangono e ricordano con grande emozione. (sotto il video che riassume la sua visita a Trento)
Esattamente 10 anni dopo, il 2 aprile 2005 È morto Giovanni Paolo II. È stato uno dei pontefici più amati dei tempi moderni. Giovanni Paolo II è stato beatificato il 1 maggio 2011 dal suo successore Papa Benedetto XVI e proclamato Santo il 27 aprile 2014 da Papa Francesco. Viene festeggiato il giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. È protettore della Giornata della Gioventù.
Restava la sofferenza degli ultimi anni di vita di Giovanni Paolo II impresso negli occhi e nel cuore di ognuno di noi. Nel volto di Wojtila, nei gesti e nelle parole, tutta la sofferenza di un uomo che ha ha dedicato la sua vita a Cristo e alla Chiesa, la sofferenza di ciascuno di noi, il dramma della vita.
La sofferenza di Giovanni Paolo II ha attraversato il XX secolo, lasciando a testimonianza di fede e di speranza. La sofferenza del vecchio papa non è mai stata fine a se stessa e non è mai stata vissuta con disperazione e rassegnazione.
La sua fede, fonte di speranza, leniva le ferite del suo corpo. Quel Papa ha sperimentato dentro di sé la passione redentrice di Cristo e l’amore incondizionato per l’uomo. Amore, sofferenza, fede e redenzione forse i valori più importanti nella vita di Giovanni Paolo II.
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