ANCONA – L’Ancona è salva e mantiene la categoria, obiettivo stagionale raggiunto. “Il merito è dei miei giocatori che ci hanno creduto e hanno saputo ribaltare la situazione trasformando in oro le indicazioni ricevute. Abbiamo giocato tre partite su cinque senza subire gol, a Pontedera la seconda è arrivata alla fine e contro il Sestri c’è stato un infortunio. A dimostrazione della compattezza del gruppo. Ho sempre creduto nel raggiungimento dell’obiettivo, non fa parte di me avere dubbi. Non ho mai temuto di non farcela, altrimenti non sarei qui. In queste situazioni si applaude l’allenatore ma il merito è dei giocatori. Ho consegnato lo spogliatoio ai veterani e loro hanno potuto rallegrare tutti. Da quando sono arrivato qui, il 25 marzo, ho fatto un mese di ritiro. Stavo sempre chiuso in albergo, allenamenti a parte, lavorando dodici ore al giorno con il mio staff che ringrazio di cuore. Solo così potremmo farcela. Incide il risultato della Fermana, negli spogliatoi arriva la notizia del 3-0 del Pescara. Dopo un ottimo primo tempo siamo riusciti a gestire la ripresa, era inevitabile. Non posso fare a meno di ringraziare i tifosi che sono stati straordinari in ogni partita. Ci hanno sempre supportato. Alla fine della partita è giusto che qualche volta ci siano stati dei malumori. È giusto che chiedano rispetto per la maglia, fa parte della normalità. Rappresentiamo una città, una tifoseria, una storia. Poiché i tifosi si identificano con la squadra, dobbiamo farlo ancora di più. Ho un contratto ma questo è solo un dettaglio. Mi trovo bene qui, sento la fiducia del club. Mi fermo una settimana, dovremo sederci e parlare non solo del contratto ma anche dei programmi. Ho avuto un colloquio importante con il presidente Tiong, dovremo discutere alcuni aspetti”.
