Un migliaio di manifestanti “accolgono” i leader del G7 Clima a Torino. Blocchi, fiamme e promesse di nuove mobilitazioni – .

Tangenziale bloccata, immagini dei leader del governo dati alle fiamme e la promessa di nuove mobilitazioni. A Venaria Reale, alle porte di Torino, è iniziato tra le proteste il G7 Clima, Energia e Ambiente, che sarà ospitato per tre giorni alla Reggia. Accolto da un corteo a cui hanno partecipato un migliaio di persone, pochissime […]

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Tangenziale bloccata, immagini dei leader del governo incendiare e la promessa di nuove mobilitazioni. A Venaria Realealle porte di Torino, il G7 Clima, Energia e Ambiente, che sarà ospitato al Palazzo per tre giorni, è iniziato tra le proteste. Accolti da un corteo al quale hanno partecipato mille persone, poche ore prima del benvenuto ufficiale alle delegazioni, cena alla palazzina di caccia di Stupinigi. In prima fila al corteo c’erano Centro Sociale Torino Askatasunai No Tav e i movimenti ambientalisti come Ultima generazione e ribellione all’estinzione. Molti Bandiere palestinesi presente dietro lo striscione di apertura su cui era scritto “Combattiamo contro le vostre guerre per difendere le nostre terre. Tu Sette, noi al 99%”.

L’obiettivo dei manifestanti era raggiungere, in uno città corazzata per l’occasione è stata effettuata la transenna della polizia nei pressi dell’isola pedonale che conduce al Palazzo, anche se oggi non erano previsti incontri. SÌ temevano scontri, come accaduto durante il G7 su industria e lavoro del 2017, sia nel centro di Torino che a Venaria. Ma ciò non è avvenuto. Sotto una forte pioggia i manifestanti sono partiti Parco Galileo Galilei, per poi immettersi sulla tangenziale e occuparla per una ventina di minuti. Quanto basta per creare qualche chilometro di coda e disagi al traffico. Furono accesi fumogeni e sul cavalcavia furono appesi striscioni: “Chi blocca il nostro futuro verrà trovato centinaia di blocchi come questo di persone che non sono disposte a lasciare che le persone decidano di testa propria”, hanno ripetuto gli attivisti al microfono.

La marcia riprese, fino ad arrivare a piazza Vittorio, a pochi metri da via Mensa. Sono bloccati dalle griglie mobili del Polizia Stradale su cui gli attivisti hanno appeso gigantografie con i volti dei sette leader degli stati che fanno parte del G7. Poi si sono accesi un falò dove hanno bruciato le gigantografie. “Siamo qui non per dialogare ma per protestare per dire no modello di sviluppo che il G7 vuole imporci”, hanno detto gli attivisti, che hanno annunciato nuove proteste per domani, quando i rappresentanti arriveranno a Venaria per l’inizio del vertice. In mattinata è prevista una manifestazione organizzata da diverse associazioni ambientaliste. Ma quello che preoccupa è quello che partirà nel tardo pomeriggio da Nuovo Palazzo, sede delle facoltà umanistiche di Torino. Ci sarà centri sociali e collettivi studenteschi.

“Andremo a prenderli, non avranno cene tranquille, Torino non li vuole”, hanno annunciato al termine dell’iniziativa. Nei giorni precedenti c’erano state manifestazioni pacifiche di Extinction Rebellion, davanti alla Rai e al grattacielo di Intesa Sanpaolopoi sabato sera l’assalto con sassi e bombe carta da parte dell’ala più estremista del movimento No Tav al Cantiere di San Didero in Val di Susa. L’allerta è alta: Palazzo Nuovo, nel centro del capoluogo piemontese, si trova a pochi isolati da dove saranno ospitate le delegazioni, in tre distinti alberghi. Le zone circostanti e le strade sono controllate da giorni dalla polizia e la sicurezza è stata rafforzata. Anche se prefettura e questura non vogliono sentir parlare di zona rossa.

 
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