Zagnoni e Di Paola distruggono la Juve. Vis si dà la migliore posizione – .

Zagnoni e Di Paola distruggono la Juve. Vis si dà la migliore posizione – .
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Vis Pesaro

2

Juventus NG

1

VIS (3-4-1-2): Neri F.; Rossoni, Zagnoni, Neri GM; Da Pozzo, Di Paola (37′ st Iervolino), Rossetti, Nina (42′ st Foresta); Pucciarelli (23’st Valdifiori); Karlsson, Molina (23′ st Nicastro). Tutto. Stellone. Disponibili Mariani, Polverino, Pecile, Loru, Mamona, Giorgini, Gulli.

JUVENTUS NG (3-4-3): Daffara; Savona, Pedro Felipe (29′ st Bassino), Muharemovic (1′ st Stramaccioni); Mulazzi, Damiani, Salifou (16′ st Iocolano), Rouhi; Anghelè (16′ st Cerri), Sekulov (29′ st Mbangula), Nonge. Tutto. Brambilla. Disponibili Fuscaldo, Gatto Berro, Comenencia, Perotti, Bonetti.

Arbitro: Canci di Carrara.

Gol: 25′ pt Zagnoni, 36′ pt Sekulov, 44′ pt Di Paola

Note – Spettatori 1.326 (zero ospiti), incasso 8.191 euro; Ammoniti Pedro Felipe, Di Paola, Pucciarelli, Nicastro; angoli 10-4; rec. 2′ + 6′.

Nei playout, ma con la migliore posizione. La Vis si regala il finale tagliente e una vittoria prestigiosa contro la Juve. Andiamo al doppio spareggio contro la Recanatese (12 e 19 maggio) con lo spirito giusto e con i vantaggi della posizione, che offre il ritorno in casa e ci permette di prevalere in caso di pareggio nel doppio match. Unica pecca è stata l’ammonizione di Nicastro (ammonito), sanzionata al primo salto per una presunta gomitata larga. Stellone lo aveva salvato di proposito (come Brambilla con Hasa), bastarono pochi minuti per perderlo all’andata. È vittoria anche degli assenti: la curva Vissina (esclusi Vecchia Guardia e Porto) rinuncia al match in polemica con le squadre B, i biancorossi ripagano col risultato.

La Vis è costretta a contrapporre la qualità a quella della Juve e fa bene, tenendosi alta e corta. Il rischio di subire la verticalità degli ospiti è nel conto. Il risultato è un gioco pieno di idee. È capitan Di Paola a produrre giocate di pregio e a creare superiorità saltando la pressione. Nonge (talento) costringe Neri al volo, Molina scalda i guantoni di Daffara. La Vis riesce a sfruttare le posizioni piazzate: vantaggio su corner di Di Paola (solito assist) per la testa di Zagnoni (terzo centro) che brucia Mulazzi. Pari di Sekulov, lesto ad approfittare di un rimpallo sporco di Rossoni, impattando magistralmente sulla caduta del Campanile. Nuovo vantaggio per Vissino con una magnifica punizione di Di Paola dai 26 metri, fallo guadagnato da Pucciarelli. Il tempo si chiude con 8 tiri di Vissino (4 in porta), una rarità assoluta.

Nella ripresa Pesaro aggiunge densità per ridurre i rischi. È ancora pericolosa da calcio d’angolo (Neri alto) e chiede rigore quando Di Paola ruba palla a Stramaccioni e finisce tamponato in area, Canci vola alto tra i boati del pubblico. Brambilla inserisce altri attaccanti (Iocolano e Cerri) ma la Vis sigilla gli spazi. Gli unici brividi sono autoprodotti: come quando Gian Marco Neri di corporatura bassa calcia Cerri e il suo gemello deve farsi perdonare. Complimenti ai biancorossi per aver trascorso buona parte del lungo periodo di recupero vicino alla bandiera avversaria. Tra due settimane la prima delle due sfide in cui c’è in gioco tutto. ‘Vogliamo questa salvezza’, cantano i tifosi.

 
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