“ATTENZIONE ALL’ATTACCO DI BRUGGE. RICORDO FIRENZE CON UN SORRISO. ITALIANO…” – .

“ATTENZIONE ALL’ATTACCO DI BRUGGE. RICORDO FIRENZE CON UN SORRISO. ITALIANO…” – .
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L’esterno offensivo belgaKevin Mirallasche ha vestito la maglia della Fiorentina nella stagione 2018-19, ha da poco concluso la carriera da calciatore iniziando quella da dirigente sportivo in Belgio, dove vive con la famiglia, all’Eendracht Aalst: “Dopo il ritiro – racconta in esclusiva in Firenzeviola – Ho iniziato a fare il direttore sportivo e questo per me è stato un buon anno. Ho portato la mia squadra attuale in quarta divisione e quest’anno siamo stati promossi, quindi direi che sta andando bene”.

Che ricordi hai della Fiorentina?
“Della Fiorentina e dal Firenze ho solo ricordi positivi. Ero molto felice lì e per me è stato un onore giocare per questo club. Ricordo tutto, soprattutto la passione dei tifosi”.

Che stagione è stata, con Pioli prima e Montella poi…
“Ho avuto un ottimo rapporto con Pioli, gli ho sempre parlato tutti i giorni e lo faccio ancora oggi. Ogni mese ci sentiamo tramite SMS o chiamandoci. Ricordo che è stata davvero dura quando ha lasciato il gruppo, ma sono felice per quello che ha fatto alla squadra. Milano. Anche con lui avevo un buon rapporto. Ha cambiato il nostro modo di giocare quindi ho giocato in un ruolo diverso, ma fa parte del calcio e mi sono adattato. Gli auguro tutti i successi possibili con la nazionale turca”.

In Viola hai segnato due gol, in particolare sei arrivato tardi e hai pareggiato contro il Sassuolo, ma pensi che potevi fare di più?
“Sì, di solito segnavo molto di più in una stagione. Credo che sia dovuto alla difficoltà del calcio italiano e alla difficoltà di quella stagione in generale. Mi piaceva giocare ala sinistra o seconda punta e ho giocato qualche volta nella Viola. Per me è stato difficile adattarmi a nuovi compiti e posizioni, ma nel calcio bisogna saperlo fare”.

Cosa ne pensate degli esterni viola?
“Mi piacciono molto Sottil e Gonzalez. Mi piace lo stile di Nico e penso che sia il miglior giocatore della Fiorentina. Poi seguo con interesse anche Sottil, sono molto contento di quello che sta facendo perché l’ho conosciuto a Firenze, era un giovanissimo della Primavera. Adesso gioca con costanza e lo seguo con interesse perché l’ho conosciuto di persona e mi è sempre piaciuto”.

Un giudizio sull’opera di Vincenzo Italiano?
“Non lo conosco personalmente, ma vedo spesso la Fiorentina, la seguo tutte le settimane e potete capire il grande lavoro che ha fatto. La scorsa stagione è arrivato in finale di Conference, quest’anno può tornare, sono obiettivi importanti e credo che sia davvero un bravo allenatore”.

Puoi parlarci di Bruges, dei suoi punti di forza e di debolezza?
“Il Club Brugge è una squadra davvero forte, in Belgio è stata una delle migliori squadre degli ultimi 5-6 anni. Anche in Champions League hanno maturato tantissima esperienza negli ultimi anni. Quest’anno hanno avuto un inizio di stagione complicato in campionato, ma ora hanno cambiato allenatore e da un mese stanno facendo molto bene e sono tornati in testa alla classifica. Fanno paura soprattutto a livello offensivo: segnano tanto e con tanti uomini, soprattutto con Thiago che è un attaccante fortissimo. In difesa però hanno giocatori piuttosto lenti, penso che con i loro velocisti la Fiorentina possa metterli in seria difficoltà”.

Chi sono i tuoi giocatori più pericolosi?
“Credo che il giocatore da tenere d’occhio sia Thiago perché ha segnato tanto in questa stagione. Attenzione anche a Skov Olsen se c’è, esterno mancino danese, molto simile a Nico Gonzalez. Se fosse al 100% potrebbe creare non pochi problemi alla Fiorentina”.

Qual è la differenza tra il calcio italiano e quello belga?
“In Belgio il calcio è molto più fisico rispetto a quello che ho trovato in Italia. In Serie A c’è più tattica e credo anche un livello tecnico più alto, ci sono giocatori più forti che in Belgio. La Serie A è tra i migliori campionati -3/4 d’Europa”.

Cosa significa per i tifosi viola?
“Ricordo che tutti mi furono di grande aiuto, sia lo staff che i tifosi. Ricordo sempre quel periodo con un sorriso. Ho giocato solo un anno a Firenze ma posso dire che la Fiorentina è uno dei club in cui mi sono trovato meglio, considero ancora Firenze la mia casa. Sarei davvero rimasto lì più a lungo, ma l’Everton aveva un’idea diversa sul mio futuro. Ma posso solo ringraziare i tifosi della Fiorentina per come hanno trattato me e la mia famiglia, quindi mando loro un abbraccio. e spero che arrivino in finale e vincano il trofeo”.

 
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