PRATO. Il 1° maggio è la Festa dei Lavoratori, ma non per tutti i lavoratori. Non certo delle migliaia di lavoratori che lavorano in tante aziende cinesi del Macrolotto di Prato. Oggi il sindacato Si Cobas ha marciato per le strade della zona industriale e ha dichiarato di aver trovato tutte le fabbriche aperte.
«Cento nonostante la pioggia sulle strade del Macrolotto 1 contro il super sfruttamento – si legge in una nota del Si Cobas – In una giornata che dovrebbe essere la Festa dei Lavoratori, abbiamo portato la protesta nelle centinaia di fabbriche dove anche oggi operaie e operaie sono impegnate. costretti a lavorare su turni dalle 12 alle 14 ore. Oggi erano aperti il 100% degli esercizi commerciali di via dei Fossi e via Gora del Pero. Come ogni giorno dell’anno, in un sistema che non conosce festa né riposo per chi lavora. Alcune aziende sono state simbolicamente “chiuse” con nastri di avvertimento. Alla “passeggiata rumorosa” hanno preso parte lavoratori di Tintoria Ks, Acca di Seano, Welltex e tante altre aziende del distretto tessile pratese. Nelle celebrazioni istituzionali continuiamo a far finta di non vedere le decine di migliaia di nuovi schiavi sfruttati nel distretto. Intanto sono proprio coloro che con gli scioperi hanno conquistato le otto ore e il diritto al riposo che oggi, invece di riposarsi, si sono assunti la responsabilità di lottare per chi è ancora senza diritti”.
In mattinata si è svolto il tradizionale corteo dei sindacati confederali, partito da piazza Mercatale e conclusosi con un comizio del segretario della Camera del Lavoro Cgil, Lorenzo Pancini, in piazza del Comune.
«Lo sfruttamento del lavoro rappresenta una piaga che colpisce diverse fasce della popolazione, in particolare i lavoratori più fragili e vulnerabili – scrive in una nota il Pd – È un fenomeno complesso che richiede un impegno concertato da parte di tutti gli attori della società , dalle istituzioni alle imprese, dai cittadini ai sindacati e alle organizzazioni di tutela dei lavoratori. Il Partito Democratico di Prato, dalla manifestazione del Primo Maggio, lancia così la proposta del “Patto sociale contro lo sfruttamento” per creare un sistema di collaborazione e corresponsabilità sul territorio, volto a contrastare lo sfruttamento lavorativo in tutte le sue forme”.
«Oggi, come ogni anno, siamo alla manifestazione del Primo Maggio organizzata da CGIL, CISL e UIL – dice Marco Biagioni, segretario del Partito Democratico – Ed è da qui che prendiamo un forte impegno per portare avanti il “Patto Sociale”. contro lo sfruttamento” che è tra i punti chiave del programma di governo del Partito Democratico. Questa è una proposta che nasce dalle campagne di ascolto che il nostro partito ha portato avanti negli ultimi mesi e dagli Stati Generali del Lavoro che abbiamo organizzato in città lo scorso anno. Puntare sul lavoro etico e responsabile, sulla lotta allo sfruttamento e sulla creazione di nuovi strumenti a tutela dei lavoratori è per noi una priorità assoluta”.
«Come Pd – dice Aksel Fazio, responsabile lavori del Pd – vogliamo fare un passo avanti. Purtroppo le denunce dei lavoratori non sono più sufficienti a evidenziare i luoghi di sfruttamento. La denuncia spesso pone il lavoratore in una situazione ancora peggiore di quella dello sfruttamento. Dobbiamo investire in politiche di reinserimento che diano ai lavoratori sfruttati prospettive reali per migliorare realmente le loro condizioni. Servono controlli più mirati, volti ad attaccare i punti chiave e più redditizi come trasporti e noleggi, nonché una responsabilità comune per garantire il monitoraggio della filiera. E poi un soggetto che faccia da intermediario tra le politiche statali e territoriali per quanto riguarda il contrasto allo sfruttamento e la tutela di chi denuncia. La proposta del Pd è strutturata e fondata su diversi aspetti, tutti fondamentali: sorveglianza e contrasto, emersione, tutela e reinserimento, ricerca. Solo tenendo tutto insieme potremo davvero combattere efficacemente questa terribile piaga”.
