ed è già controverso – .

Il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio potrebbe essere prestato alla Pinacoteca di Catania per una mostra estiva. Sono passati quasi 4 anni da quell’immagine – indimenticabile per chi l’ha vissuta – del dipinto che tentava di farsi strada tra le vie di Ortigia per essere caricato su un camion e trasferito al Mart di Rovereto, già allora per una mostra temporanea. E chi potrebbe mai dimenticare quelle settimane di botta e risposta tra politici, artisti ed esperti: ognuno diceva la sua.

Ci sono due schieramenti, il primo contrario: Caravaggio deve restare in città per paura che quel prestito temporaneo diventi definitivo; la seconda, favorevole: il Seppellimento di Santa Lucia è un’opera bellissima ed è giusto che sia conosciuta anche fuori dalla Sicilia. In questo braccio di ferro, nel quale la Soprintendenza si era espressa a favore del trasferimento, vinse il secondo campo. E oggi, probabilmente, andrà in scena la stessa chiamata alle armi di chi allora propose di bloccare il viaggio del dipinto.

Naturalmente questa volta è stata la vicina Catania a chiedere l’opera, e quindi Caravaggio avrebbe un viaggio molto più breve rispetto a Rovereto (uno dei punti più criticati del 2020). Ma c’è da dire che il capoluogo etneo vorrebbe il quadro per tre mesi, ma durante tutta la stagione estiva, un’altra differenza rispetto a 4 anni fa. E certamente quest’ultima – con ogni probabilità – sarà un’altra criticità non da poco, tanto che la prima a sollevare polemica sui social c’è già. Ed è proprio il professor Paolo Giansiracusa (esperto d’arte) che nelle ultime ore, sul suo profilo Facebook, ha dato un parere chiaro e deciso: “Opera identitaria, sacra e immobile. Il dramma di Lucia è dentro, con l’ombra oscura del martirio e la luce brillante del dies natalis. Caravaggio legò a Lucia la profezia del dolore e della morte che presto avrebbe dovuto affrontare. La tela è la rappresentazione di una delle pagine più tristi del nascente cristianesimo e allo stesso tempo l’impronta di un uomo infelice, tormentato e incompreso. Lucia è Caravaggio, Caravaggio è Lucia! Due presenze diverse unite per sempre, qui a Siracusa, nello stesso luogo dell’antica sepoltura della Vergine. L’opera non può essere toccata; la città sa difenderla!”.

Ma, prima di scatenare le polemiche, è bene fare un quadro della situazione: il Catania – al momento – ha avanzato solo una richiesta formale, e nulla è stato ancora deciso. Nella pinacoteca a due passi dal Castello Ursino, infatti, sarà ospitata da fine maggio a settembre una mostra su Caravaggio. La Soprintendenza di Siracusa dovrà ora rispondere con urgenza, con tanto di valutazioni tecniche.

Certo, i turisti cominciano già ad affluire in città e la pittura è sicuramente una tappa non trascurabile per chi ama l’arte. Una richiesta di prestito che arriva proprio adesso che il Sepolcro di Santa Lucia è tornato alla Borgata, dove l’artista lo ha realizzato basandosi sulla luce naturale del rosone e della finestra laterale che illumina la scena ritratta. Nel rispetto del genio creativo di Caravaggio che ha sempre trovato la verità nella luce.

 
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