l’attacco è buono, la difesa è un incubo – Sport – .

PESCARA. Il cammino del Pescara nella stagione regolare si è concluso con 55 punti (10 in meno rispetto alla scorsa stagione nel girone C) e il sesto posto in classifica. 8 vittorie fuori casa, ma 6 ko ad Adriatico-Cornacchia. I numeri della Regular Season: 16 vittorie (8 in trasferta), 7 pareggi e 15 sconfitte (6 in casa). Determinanti per il piazzamento finale sono stati i 32 punti ottenuti nella prima parte di stagione sotto la guida di Zeman e con una partenza fulminea che ha ingannato anche l’ambiente.

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Ne sono però stati ottenuti solo 23 nella seconda metà di stagione, una media di punti bassa dalla salvezza e lontana da quella delle big della classifica e delle recenti rivelazioni (come la Juventus Next Gen).

Tra le cose che hanno funzionato sicuramente l’attacco, anzi la fase offensiva: 60 gol segnati (di questi, quasi un terzo del solo Merola, 17, poi Cuppone 8, Tunjov 7, Cangiano 5 e il trio Accornero-Milani-De Marco 3). In termini di gol segnati, il Pescara è la quinta squadra più prolifica dell’intera Serie C dietro Triestina (61), Avellino (62), Mantova (72) e Cesena (80). Seconda nel girone B dietro alla corazzata romagnola promossa in B. La fase difensiva, però, è stata vulnerabile e a tratti disastrosa: 55 gol subiti. Punteggio retrocessione: quartultima difesa del torneo insieme al Sestri Levante, solo le due retrocesse Olbia e Fermana hanno fatto peggio e la Recanatese (che ha preso 6 punti al Delfino) è finita ai play out.

Quanto a Merola, capocannoniere della squadra, con i suoi 17 gol ha fatto meglio dell’ex Lescano, re dei marcatori nel girone A con la Triestina a 16, e ha sfiorato anche i fatidici 20, ottenuti invece dal tandem Patierno (Avellino )-Murano (Picerno), le due migliori marcatrici del girone C. Fuori casa, il Pescara ha raccolto 26 punti (8 vittorie e 2 pareggi), come il Pontedera, suo prossimo avversario ai play off. Meglio hanno fatto solo le capoliste Cesena (43) e Torres (33). I successi in trasferta sono stati ottenuti contro Lucchese, Arezzo, Sestri Levante, Pontedera, Virtus Entella, Spal, Olbia e Fermana (queste ultime due sotto la gestione Cascione).

In casa il bilancio è, però, meno brillante: 29 punti, con 8 vittorie, 5 pareggi e 6 ko. Troppi per poter aspirare alle prime posizioni. Basta guardare i numeri di Cesena (53), Carrarese (50), Torres (42) e Gubbio (38) per capire quanto sia profondo il divario tra il Delfino e la vetta del girone B. Le sconfitte casalinghe sono arrivate contro Cesena, Perugia , Spal, Recanatese, Torres e Ancona: due all’andata e quattro al ritorno. Il più presente in campo è stato il portiere Alessandro Plizzari, con 37 presenze, tutte da titolare, per un totale di 3.330′. Dietro di loro c’è il tandem offensivo Merola-Cuppone, con il primo in campo per 3.030′ e 35 partite da titolare, il secondo per 2.412′, ma solo 29′ volte nell’undici titolare. Sopra i 30 anche Cangiano (33, 16 dall’inizio, per 1.773′), Brosco (32, 29 dall’inizio, per 2.687′), Mesik (30, 27 dall’inizio, per 2.458′) e Aloi (30, 24 dall’inizio, per 2.145′). Vicino ai 30 Squizzato (29, 26 da titolare, per 2.075′), Dagasso (29, 17 da titolare, per 1.611′), Milani (28, 23 da titolare, per 2.055′) e Tunjov (27, 18 da titolare, per 1.494′).

Verso i playoff. Martedì prossimo, 7 maggio (orario da definire), inizia il cammino del Pescara che ospita il Pontedera in gara unica con due risultati su tre a disposizione a 90. Fischio d’inizio alle 20.30.

Orlando D’Angelo
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