“Ci fu un incontro in città tra Cavaleri e Pasqualino” – .

Gelo. I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento stavano già seguendo Michele Cavaleri, allora tra i protagonisti del blitz “Hybris”. Sono arrivati ​​fino a Gela, monitorando Giuseppe Sanfilippo, finito a sua volta nelle indagini, e hanno ripreso le conversazioni con Giuseppe Pasqualino. Quest’ultimo è sotto processo. Davanti al giudice Marica Marino risponde alle accuse sul presunto traffico di sostanze stupefacenti, che secondo gli inquirenti si sarebbe concentrato lungo l’asse Agrigento-Gela. L’indagine è stata coordinata dai procuratori della Dda di Palermo e l’udienza è stata aperta davanti al gip del tribunale locale, per competenza territoriale. In aula ha parlato uno degli agenti della Mobile di Agrigento. Lui è stato incaricato di svolgere le indagini e ha spiegato di aver rilevato contatti, anche tramite messaggistica, tra Pasqualino e Cavaleri. L’auto utilizzata da Sanfilippo, arrestato per un carico di droga, sarebbe stata noleggiata dall’imputato. “In macchina c’erano atti giudiziari riguardanti Pasqualino”. Il trentaquattrenne, difeso dagli avvocati Danilo Tipo e Flavio Sinatra, è stato recentemente coinvolto nel maxi blitz antimafia “Ianus”, ritenuto vicino al cinquantunenne Giuseppe Tasca, considerato il nuovo vertice della Gruppo Rinzivillo. I difensori di Pasqualino hanno chiesto maggiori informazioni sulle prove portate in tribunale dalla Procura.

 
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