«Il sindaco si dimette» – Teramo – .

TERAMO. Forza Italia chiede le dimissioni del sindaco Gianguido D’Alberto e predispone reclamo alla Corte dei Conti. Lo fa alla luce della sentenza con cui il Tar ha condannato il Comune a risarcire la società proprietaria del negozio SottoSopra con quasi 700mila euro a seguito dell’esito di un ricorso relativo alla riqualificazione del cinema comunale. Un progetto da 9 milioni di euro che prevede lo sgombero dell’attività commerciale al piano terra dell’edificio da ristrutturare, nonostante la concessione degli spazi fino al 2027. Proprio questo aspetto è stato contestato da SottoSopra e accolto dal TAR che ha ritenuto proroga concessa dal Comune nel luglio 2022, quando già sapeva che il posto doveva essere liberato. Da qui la condanna al risarcimento e la spinta di Forza Italia attraverso il suo vice coordinatore provinciale e consigliere comunale Carlo Antonetti.
«Il sindaco di Teramo deve dimettersi immediatamente per rispetto dei cittadini e dei principi di buona amministrazione avendo tenuto un comportamento negligente nella vicenda in questione. Infatti, il “modello D’Alberto-Teramo”, ribadendo la propria incapacità di amministrare e programmare, dopo aver quotidianamente mortificato il nostro territorio con opere solo annunciate e mai iniziate, con abbandono totale della città, delle sue bellezze ed eccellenze, ha superato se stesso e i limiti invalicabili di una corretta amministrazione”, afferma Antonetti, sottolineando la gravità della vicenda cinema e di una sentenza che può comunque essere impugnata “si badi bene anche dalla parte privata”. Per il consigliere di Forza Italia le ragioni del Tar sono una “chiara censura” del comportamento dell’amministrazione.
«Questo è in effetti il ​​punto più grave di tutta la vicenda», spiega Antonetti che pone l’accento non solo sui danni economici e sui ritardi che il progetto potrà avere, ma anche sul comportamento dell’organizzazione. «Il passaggio più inquietante e grave della sentenza e che rende ormai non più sostenibile la permanenza di questa amministrazione è quello in cui si afferma: il collegio rileva che la revoca disposta dal Comune di Teramo del proprio consenso al rinnovo della la concessione dei locali è illegittima in quanto contraria ai principi di buona fede e di fiducia del privato perché disposta non sulla base di fatti verificatisi nel suddetto consenso ma su fatti già noti dal momento dell’espressione degli stessi quando già il Comune stesso sapeva che il rinnovo non poteva essere concesso per indisponibilità dei locali in quanto destinati a pubblica utilità”, sollecita Antonetti, citando il TAR e sottolineando come la sentenza sancisce così la piena cognizione di causa progetto da parte del Comune e quindi la necessità di sgomberare SottoSopra, che al momento del prolungamento aveva taciuto sulla circostanza. Per l’assessore, che intanto sta preparando un esposto alla Corte dei Conti, si tratta di un atteggiamento talmente grave da rendere necessarie le dimissioni del sindaco.
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