Velocisti. Petacchi mette in pole Milan, Jakobsen e Dainese – .

Lo schieramento dei velocisti in questo Giro d’Italia è davvero stellare. Portato fuori Jasper Philipsen sono tutti lì: da Jakobsen a Merlier, da Dainese (in nero nella foto di apertura) a Kooj, passando per Milano, Ewan… E potremmo continuare a lungo. Quindi ci stanno aspettando grandi sfide, gomitate, spinte e velocità pazzesche. Adrenalina pura.

Mettiamo di seguito questi possibili duelli la lente d’ingrandimento di Alessandro Petacchi, uno dei velocisti più vincenti della storia, soprattutto di quella del Giro. Solo nella corsa rosa AleJet vanta 22 successi. E le sue nove tappe in un’unica edizione, quella del 2004, restano memorabili.

Jonathan Milan sarà guidato da Simone Consonni
Jonathan Milan sarà guidato da Simone Consonni
Dicevamo, Alessandro, di un campo stellare per quanto riguarda i velocisti…

In effetti, sono tutti lì. Quello che manca sulla carta è il più forte in questo momento, ovvero Philipsen. E lo è anche per quello che ha fatto vedere ad inizio stagione, non solo negli sprint, ma anche a Sanremo e Roubaix.

Ma alla Tirreno perse contro il Milan…

Ha perso contro Milano è vero, ma prima c’era lo strappo e anche a San Benedetto del Tronto, dove lo strappo non c’era. Speriamo che Jonathan possa ritrovare le condizioni che aveva alla Tirreno. Jonathan ha fatto vedere molto l’anno scorso al Giro, ma quest’anno il livello è più alto. Il lotto dei velocisti è più importante e se riuscirà a confermare quanto fatto allora potremo dire che è cresciuto ulteriormente. Ma aspetto il Milan al Tour. Se dovesse ottenere queste vittorie anche in Francia, allora sarà il più forte. E potremmo dire di aver trovato uno sprinter di livello mondiale.

Scorriamo l’elenco: forse un big nome, il più grande, tra i velocisti è quello di Fabio Jakobsen, ora alla Dsm-Firmenich…

Jakobsen È un motore fantastico. Senza dubbio, se sarà lo stesso di prima dell’incidente, sarà molto difficile batterlo in termini di pura potenza e velocità. L’incognita è proprio se sarà di nuovo a quei livelli.

La DSM ha anche Andresen (nella foto) che arriva da tre vittorie in Turchia dove il apripista è stato Jakobsen. C’è da presumere che il danese ricambierà il favore
La DSM ha anche Andresen (nella foto) che arriva da tre vittorie in Turchia dove il apripista è stato Jakobsen. C’è da presumere che il danese ricambierà il favore
Vai avanti…

Mi viene in mente il nome Gaviria che è sempre forte ma se continua a partire dai 300 metri poi non arriva. Deve ancora valutare bene le distanze. Non riesce mai a capire cosa farà.

Cosa puoi dirci di Merlier?

E’ giovane, è forte e ha già fatto vedere buone cose. Con uno come lui tutto è possibile. Merlier è abbastanza imprevedibile ma è molto, molto veloce.

Un altro atleta interessante e sempre presente è Phil Bauhaus, che tra l’altro ha un ultimo uomo in Pasqualon…

In una fase difficile o in un traguardo più complicato il Bauhaus c’è sicuramente. Su quegli arrivi è perfetto, mentre lo vedo avere un po’ più di difficoltà su quelli a gironi più larghi, piatti e regolari. Di questi ne vince uno su dieci, mentre in quelli più tecnici difficilmente esce dai primi tre. Sarà uno da tenere d’occhio. Forse già ad Andora.

Quest’anno il Bauhaus ha vinto una tappa alla Tirreno, proprio in uno di quegli arrivi tecnici di cui parlava Petacchi
Quest’anno il Bauhaus ha vinto una tappa alla Tirreno, proprio in uno di quegli arrivi tecnici di cui parlava Petacchi
C’è poi una vecchia conoscenza: Caleb Ewan, che tra l’altro ha un simpatico apripista a Mezgec…

Questa volta, però, Caleb finora non ha dato grandi segnali. Ewan non sembra più il ragazzo esplosivo di una volta. Ma poi forse riesce a fare bene due tappe perché ha esperienza ed è motivato. Un tempo Ewan era perfetto anche per gli arrivi che tiravano poco o dopo uno strattone, poiché sfruttava il suo peso ridotto.

Veniamo ad un pilota che stimi molto: Alberto Dainese. Come lo vedi?

Beh, anche perché sulla carta Dainese è il velocista che ha il treno più numeroso (Storer, Froidevaux, Mayrhofer e Trentin ultimo uomo, ndr). E questo è molto importante visto che le persone che corrono sono otto e non più nove. Ed è importante anche perché significa che hanno scommesso su di lui. Alberto, quando gli hanno lasciato spazio, ha vinto due tappe al Giro ed era giusto che gli dessi più spazio. L’ha trovato al Tudor. Tra l’altro questo ragazzo si difende bene su certe difficoltà.

Olav Kooij è uno dei velocisti più forti. Sarà guidato da Laporte
Olav Kooij è uno dei velocisti più forti. Sarà guidato da Laporte
Ti riferisci a qualche fase specifica?

Penso ad Andora che per prima ha Capo Mele o anche a quella di Fossano, il cui arrivo è preceduto da una lacrima. Niente di speciale, l’ho visto in ricognizione e riporta, ma sale sulla collina a -3 chilometri. Quindi se il treno si rompe o è corto allora è un problema risalire.

Poi c’è un folto gruppo di grandi velocisti: Kooj, Girmay, Molano, Aniolkowsky…

Ce ne sono tanti e tutti sullo stesso livello. Come detto, il parterre è importante. Tra questi Girmay è un po’ come il Bauhaus, se prima c’è un problema o una difficoltà tecnica c’è. Molano ogni tanto riesce a sbagliare, ma immagino che non avrà molto aiuto da parte della squadra (è negli Emirati Arabi di Pogacar, ndr). Una cosa è certa, per vedere il primo sprint e i valori dei velocisti in campo bisognerà aspettare almeno la terza tappa, quella di Fossano.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Ci ha lasciato Ettore Michelacci, conosciuto da tutti come “Giotto” – .
NEXT “Non volevo uccidere” – .