match tra Francesco Damiani e Daniele Laghi al Panatholn Club – .

match tra Francesco Damiani e Daniele Laghi al Panatholn Club – .
match tra Francesco Damiani e Daniele Laghi al Panatholn Club – .

Hanno iniziato ad andare in palestra per perdere peso e poi la passione per la boxe ha preso il sopravvento. Destino comune per i due ex pugili dei pesi massimi Francesco Damianimedaglia d’argento alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 e Campione del mondoWBO e Daniele Laghi già presidente CA Faenza Boxe campione italiano, che sono stati graditi ospiti al convegno di maggio del Panathlon Club Faenza dedicato alla boxe.

È stato un incontro apprezzato perché i due campioni hanno ripercorso la loro carriera raccontando tanti aneddoti.

Intervistati da Giuseppe Sangiorgi, i due campioni hanno parlato con il presidente del Panathlon Club Faenza, Giovanni Mingazzini, con l’assessore comunale allo sport Martina Laghi, e con i soci panathleti.

Il bagnacavallese Francesco Damiani ha sottolineato come la sua carriera sia decollata dai tre titoli italiani e dalla convocazione in Nazionale, preludio alla partecipazione alle Olimpiadi di Mosca e poi di Los Angeles dove ha conquistato l’argento, sconfitto con verdetto contestato dal pubblico americano stesso dall’americano Biggs, del quale si vendicò vincendo per KO una volta passato al professionismo. Dotato di buona tecnica individuale capace di sorprendere l’avversario e, come lo definì il giornalista Rino Tommasi, un “grande cassiere”, Damiani ha ricordato la conquista del titolo europeo, poi il titolo mondiale dei pesi massimi WBO, la quasi sfida con Tyson e il ruolo dei suoi maestri, in particolare Falcinelli che lo portarono poi a diventare tecnico federale. Da allenatore, tre Olimpiadi (Pechino, Londra e Rio de Janeiro) e sei medaglie d’oro e d’argento con Cammarelle, due argenti con Russo, un bronzo con Picardi e Mangiacapre. Dopo qualche anno di separazione, rientra nella dirigenza come allenatore federale che segue principalmente i giovani talenti, che costituiscono un serbatoio per la prima squadra.

Daniele Laghi ha sottolineato con orgoglio come, una volta conclusa la sua carriera agonistica, per la quale deve molto al maestro Bruno Ravaglia, sia iniziata la sua carriera manageriale. Dal 1984, infatti, è presidente della CAFaenza Boxe, vera icona del movimento che conta una quarantina di atleti ed è in buona salute.

I due pugili, che in gioventù si sono “fatti i guantoni” allenandosi insieme essendo quasi coetanei con due anni di differenza, hanno ripercorso gli inizi della loro carriera e hanno parlato a lungo anche della boxe di oggi, dal recentissimo incontro tra dall’ucraino Usyk che ha vinto il titolo mondiale unificato contro le inglesi Fury, al crescente interesse per la boxe femminile con Imma Testa, che lotterà per una medaglia alle Olimpiadi di Parigi e Pamela Noutcho Sawa, la bolognese d’adozione recentemente diventata campionessa europea.

 
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