«Siamo al top in Puglia, ma senza collegamenti aerei» – .

I «Le spiagge? Per Vieste rappresentano la base per sostenere l’economia legata al mare. Qui c’è una comunità che vive di turismo tutto l’anno e che sta lavorando per rafforzare la filiera dell’ospitalità. Vogliamo proseguire sul fronte dell’internazionalizzazione, auspicando che l’aeroporto Gino Lisa diventi un hub per il mercato di riferimento. Cioè per i viaggiatori provenienti da Germania, Austria e Francia.” Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, è il punto di riferimento della città capitale del turismo pugliese: quasi 2 milioni di visitatori e un brand fatto di mare e tanto relax.

Sindaco Nobiletti, chi parla di mare in Puglia non può che partire da Vieste. Questo è dove tutto ha avuto inizio. Che estate sarà?
«L’obiettivo è sicuramente quello di raggiungere al più presto i numeri dello scorso anno e, se possibile, incrementarli. Gli operatori sono soddisfatti delle prenotazioni già arrivate, ma c’è ancora tempo. Vieste è invece la prima destinazione del Centro-Sud Italia per presenze registrate. Qui si respira aria di vacanze.”

Lo respira anche qualcuno che viene dall’estero?
«Tradizionalmente i turisti stranieri provengono da Germania, Austria e Francia. In passato l’accoglienza avveniva soprattutto nei campeggi, ma ora la situazione è cambiata. Molte strutture sono state trasformate in villaggi o residence e con l’arrivo dei bed & breakfast la qualità dei servizi è aumentata. D’altra parte abbiamo lo spazio per gestire grandi flussi”.

Qual è la capacità ricettiva?
«Possiamo contare tra le 600 e le 700 strutture attive con quasi 50mila posti letto. Una risposta importante in termini di accoglienza. Ma ci siamo concentrati anche sul lato delle attività culturali. Nel 2023 c’è stata la mostra di Banksy. Al civico museo archeologico Michele Petrone sono transitati 12mila visitatori. Quest’anno si ripete, fino a settembre, con Andy Warhol e Oliviero Toscani”.

Sul fronte mare si parlava del Salento che superava il Gargano. Cosa ne pensi?
«I numeri sono sempre gli stessi e non vedo sorpassi. A Vieste, in particolare, ci sono stati passi avanti in termini di sostenibilità e i risultati hanno portato al riconoscimento della bandiera blu (riconquistata dopo 20 anni, ndr) e soprattutto delle cinque vele di Legambiente, una certificazione mai ottenuta. E anche quest’anno ci sono state importanti novità nel servizio di raccolta rifiuti porta a porta”.

Ora le note meno felici. Mobilità.
«Purtroppo è un ostacolo. Basterebbe potenziare il servizio all’aeroporto Gino Lisa che non ha collegamenti internazionali. Questa è una nota dolente: Bari e Brindisi hanno voli per ogni destinazione, ma qui siamo rimasti senza sbocchi. Anche sulla viabilità occorre finanziare il prolungamento della statale 89. La superstrada non ha fondi per i tratti Peschici-Vieste e Vieste-Mattinata. Quindi spingere per lo sviluppo è difficile”.

Il G7 sta arrivando. Ci saranno fermate a Vieste?
«Non abbiamo notizie. Un peccato, perché qui avrebbero visto un vero centro storico. Non è una finzione.”

Concludiamo con le spiagge. C’è caos sulle licenze?
«Abbiamo rinnovato, in periodo Covid, fino al 2034 in attesa del provvedimento del governo. Senza spiagge non c’è economia del mare”.

 
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