dal 9 maggio al Solaris il film restaurato del regista pesarese Paolo Baldelli – .

dal 9 maggio al Solaris il film restaurato del regista pesarese Paolo Baldelli – .
dal 9 maggio al Solaris il film restaurato del regista pesarese Paolo Baldelli – .

Era stato annunciato come “un film tutto pesarese, sugli schermi in primavera”: ma sono passati 50 anni da quella primavera del 1974 che annunciò l’uscita di “Mio fratello I”, film del regista pesarese Paolo Baldelli, girato nel 1973 tra Pesaro , Fano, San Marino e mai uscito nelle sale. La pellicola, in Kodacolor, è stata ritrovata da Baldelli e sarà proiettata al cinema Solaris dal 9 maggio. «È un’opera che affronta temi universali come l’amore, l’identità e l’appartenenza», dice il regista.

«Ancora oggi la definirei una storia romantico-sociale che racconta l’amore travolgente tra il figlio di un imprenditore e una studentessa di origini africane. All’epoca scelsi attori di teatro molto bravi: i protagonisti erano Mario Valdemarin, allora protagonista di serie tv e cinema, e Norma Jordan, attrice canadese che collaborava con il Living Theatre». L’operatore era Renato Tafuri, uno dei più richiesti d’Europa, il montaggio era di Cesare Pandolfi e la consulenza per la sceneggiatura era di Fabio Piccioni.

Abbandono

Nonostante gli sforzi delle riprese e del montaggio del film, Baldelli abbandonò il progetto prima di terminare la colonna sonora e il doppiaggio: «È stato l’amore per una donna meravigliosa che mi ha rapito completamente e mi ha cambiato la vita. Ma sono felice di aver rispolverato questo film che trovo molto attuale e allo stesso tempo, attraverso gli sguardi giovanili e le sfide dell’epoca, i protagonisti ci conducono in un viaggio emozionante attraverso le zone marittime e collinari del pesarese e del pesarese. Fano, fino a San Marino, offrendo uno sguardo autentico sulla vita e sulle relazioni di quel periodo.”

Il restauro

Il progetto di restauro del film è stato subito accolto positivamente da Silvia Ortolani della Solaris: «Un film decisamente all’avanguardia per i tempi in cui è stato girato. Abbiamo pensato subito di aggiungerlo al sonoro, con musiche e rumori, ma per quanto riguarda il doppiaggio, essendo stato interpretato da diversi attori che hanno segnato la storia del nostro territorio, abbiamo preferito dotarlo di sottotitoli per non togliergli la magia. di una storia originale e potente che spero possa andare come merita anche oggi”.

Il set up

Il lavoro di sviluppo del film è stato affidato a un esperto come Adriano Razzi: «Il film è stato girato molto bene, anche a livello tecnico. Il mio lavoro era cercare di ricreare quelle atmosfere, sia a livello di musica che di effetti sonori. Il desiderio del regista era quello di completare l’opera: oltre alla colonna sonora, ho provveduto a sottotitolarla con la sceneggiatura che mi ha fornito Baldelli. Il risultato è un prodotto di grande fascino. Nel digitalizzare la pellicola abbiamo preferito lasciare anche i normali “graffi” dell’effetto pellicola, mantenendo quell’originalità e soprattutto l’emozione di un film d’epoca che parla al presente”. Attori e comparse provengono da Pesaro e Fano e hanno contribuito in modo significativo all’autenticità della produzione. Tra le curiosità c’è anche una scena girata davanti ai manifesti pubblicitari del Corriere Adriatico del 1973.

 
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