È dedicato ad un compleanno speciale il convegno che gli Amici della Musica di Foligno propongono martedì 7 maggio, alle 17, all’Oratorio del Crocifisso. L’evento, ad ingresso gratuito, sarà l’occasione per conoscere il background e lo spirito della Nona Sinfonia di Beethoven con il noto critico musicale Guido Barbieri, in occasione del duecentenario della sua prima rappresentazione, avvenuta a Vienna il 7 maggio 1824.
Barbieri parlerà del capolavoro di Beethoven, in stagione a novembre per il concerto di chiusura, in “Notte e tempesta si fanno luce. L’etica della fratellanza nella Nona sinfonia di Beethoven”, un viaggio attraverso la genesi di un’opera che ha segnato la storia della musica e non solo – l’Inno alla Gioia è simbolo dell’Unione Europea – di tutti i tempi. “Il percorso che portò Ludwig van Beethoven a concepire il progetto della Sinfonia n. 9 parte da lontano” commenta Barbieri, che aggiunge: “La scintilla si accende nel remoto 1790, trentaquattro anni prima quando Ludwig Bartholomeus Fischenich, professore di diritto all’Università di Bonn, introduce il giovane musicista a un’Ode dell’amico Friedrich Schiller ha intitolato An die Freude. È l’inizio di una lunga avventura etica, filosofica, letteraria e musicale che porterà alla nascita dell’opera più visionaria, radicale e rivoluzionaria dell’intero Ottocento”.
Guido Barbieri, trentacinque anni di critica musicale, venti dei quali per il quotidiano “La Repubblica”, oggi collabora alle pagine culturali de “Il Manifesto”. Per lui anche quarant’anni a Radio 3, per la quale continua a condurre alcuni programmi. Docente di Storia ed Estetica della Musica al Conservatorio “Maderna” di Cesena, ha collaborato come drammaturgo nei “Collegi” della Biennale Musica di Venezia. E la drammaturgia musicale è l’attività che egli pratica con maggiore assiduità da un quarto di secolo. Ha scritto testi, libretti e letture per alcuni tra i maggiori compositori italiani, condividendo spesso il palco, in qualità di narratore, con musicisti di grande valore. I suoi testi sono stati messi in scena e interpretati, in Italia e talvolta all’estero, da importanti personalità del teatro. Scrive saggi e tiene conferenze per le maggiori istituzioni musicali italiane. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Feronia per la critica musicale.