Continua la polemica a distanza tra i candidati alle prossime elezioni comunali. Tra le questioni sollevate c’era l’arrivo della Facoltà di Medicina in città. Leonardo Gallozzi, coordinatore territoriale di Italia Viva e candidato nella lista civica ‘Forlì Cambia’, che sostiene il sindaco uscente Gian Luca Zattini, torna sull’argomento affermando che “il sindaco Zattini non ha mai nascosto il fatto che l’arrivo di La Medicina a Forlì è iniziata con la precedente amministrazione guidata dal sindaco Drei. La principale opposizione che Drei ha incontrato nel portare a termine il progetto è nata all’interno del Partito Democratico”. Gallozzi prosegue accusando i consiglieri di quel partito: “Al momento del voto sulla Facoltà di Medicina, il Pd e i suoi rappresentanti si sono astenuti clamorosamente. Fosse stato per loro Medicina a Forlì non sarebbe mai partita”.
La risposta arriva dall’ex socio di Gallozzi, l’assessore Massimo Marchi, che si è dimesso da Italia Viva per candidarsi nella lista ‘rinnoviAmo Forlì’, a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Graziano Rinaldini. “L’arrivo della Medicina è stato costruito dalle amministrazioni precedenti. L’attuale consiglio ha raccolto i frutti del lavoro di altri. Il Pd si è astenuto, sbagliando a mio avviso – continua Marchi –, ma lo ha fatto con motivazioni che hanno evidenziato differenze di merito tra la delibera di approvazione del comune di Forlì e quella del comune di Ravenna, come è noto, ho votato in favore”. L’assessore elenca infine alcune eccellenze come i Musei San Domenico, il nuovo Ospedale Morgagni, la tangenziale, il polo tecnologico aerospaziale, il parco urbano, il Teatro Diego Fabbri, gli asili nido, il sistema di welfare, l’assistenza domiciliare agli anziani e la diga di Ridracoli, opere che il Pd “ha realizzato e contribuito a rendere operative”.
pm
 e Marchi (ex) discutono nel merito per Medicina – .){kind=link}