Ecco i progetti che cambiano il volto di Padova – .

Ecco i progetti che cambiano il volto di Padova – .
Ecco i progetti che cambiano il volto di Padova – .

“Perché Padova? Una nuova geografia per la città” è lo studio di Gabetti presentato ieri all’auditorium dell’Orto Botanico che mette nero su bianco il fenomeno padovano. Lo si è capito su più fronti: l’emergenza abitativa, la crescita esponenziale dell’Ateneo, ma anche le eccellenze, la sanità, l’interporto, un nuovo futuro per l’area industriale.

E poi nuovi segmenti destinati ad avere successo e a dare una spinta sempre maggiore all’economia padovana: l’hub dell’innovazione nel quartiere fieristico e l’hub metropolitano che si sta costruendo. Insieme ai grandi progetti di rigenerazione urbana messi in atto da investitori privati ​​che decidono di scommettere su Padova e sulle sue potenzialità. Ma il fenomeno va governato.

Non è solo un gioco immobiliare

In prima linea nell’interpretare la città che cambia c’è il gruppo Nord Est Multimedia, il gruppo che pubblica Il Mattino e altri cinque quotidiani tra Veneto e Friuli Venezia Giulia: «Questo studio è un sismografo che misura l’andamento del mercato immobiliare. Ma non è un gioco che riguarda solo gli operatori immobiliari, è un interesse generale. Serve uno sguardo accurato che sappia dare valore ai luoghi e alle persone”, interviene il direttore editoriale Paolo Possamai.

Se in passato non sempre c’è stata la necessaria attenzione allo sviluppo che valorizzasse tutte le possibilità, ora il vento sta cambiando. Sicuramente è il primo cittadino Sergio Giordani: «Padova ha un patrimonio eccezionale e oggi vi dico che, grazie alla collaborazione di tutti – Università, Camera di Commercio e mondo delle imprese – stiamo valorizzando i punti di forza della nostra città. Con il tram cambierà la percezione della mobilità, il modo di pensare e usare la città. Stiamo costruendo la nuova stazione di polizia e il nuovo ospedale. In ballo ci sono partite importanti come la zona Pp1, piazzale Boschetti, l’ex Iip e il San Lazzaro. Non ho paura delle liti: vanno bene, anche all’interno delle famiglie litighiamo e non sempre andiamo d’accordo. Vogliamo che Padova, che è già una città europea, adesso eccella”.

L’andamento del mercato

La città sembra prestarsi all’obiettivo: posizione centrale, capitale dei servizi, collegata con il resto dell’Italia e del Nord Europa; con il 30% (un abitante su tre) di studenti universitari e di eccellenze sanitarie. Inutile dire che è molto richiesto per gli investimenti immobiliari: il 2023 è stato l’anno migliore per vedere al dettagliodiminuiscono le compravendite di uffici e altalenanti quelle del mondo produttivo, ma Padova è sicuramente destinata ad essere ancora più richiesta quando tutti i progetti di riqualificazione e rigenerazione verranno messi in campo.

Eppure ci sono alcune criticità, che è difficile negare. A partire dal divario tra domanda e offerta, proprio nell’edilizia residenziale. L’emergenza in casa è reale. A seguire, cresce a vista d’occhio il settore ricettivo (ospitalità). vita e si difendono gli uffici e la logistica.

Cosa fare?

«Stiamo facendo la nostra parte – sottolinea Alberto Scuttari, direttore generale dell’Università – Stiamo costruendo, sia in termini di posti letto che di luoghi per svolgere ricerca moderna e competitiva. Garantiamo tremila posti letto in più, 3.500, entro il prossimo anno. Ma certamente non bastano. Ricordiamo che la nostra Università fa parte delle mega-università, che solitamente hanno sede nei capoluoghi di regione. Questa importanza va gestita con lungimiranza lungo i nostri percorsi in città: abbiamo già potenziato il polo umanistico di via Beato Pellegrino e stiamo creando nuovi spazi. La gara per l’ex Caserma Piave si chiuderà a giugno e contiamo di iniziare i lavori entro la fine dell’anno. Qui trasferiremo parte delle facoltà di via del Santo e via Cesarotti. Rispetto alla questione residenziale è chiaro che abbiamo bisogno dell’aiuto dei privati: investitori di qualità che facciano una gestione di qualità”.

Finanza e investimenti

A Padova gli investimenti non mancano. Nella logistica, uno degli assi di sviluppo individuati da Gabetti, non fa paura la concorrenza di Bologna e Verona: «Puntiamo sulla velocità e sui servizi che siamo in grado di garantire, e quanto più l’intermodalità tra strada e ferrovia si sviluppa anche intorno ai meglio per noi”, ha detto Roberto Tosetto, direttore generale dell’Interporto.

E ancora, tornando all’interazione tra città e università, i privati ​​stanno facendo la loro parte, e possono fare anche di più: «Bisogna investire con urgenza sui giovani, perché se ne vanno. Dobbiamo capire che la nostra offerta, anche immobiliare, deve essere attrattiva. Per fare questo dobbiamo smetterla con la cultura individualistica, anche negli affari”, ha affermato Mauro Sbroggiò, Amministratore Delegato Finint Investimenti.

Due hub per il futuro di Padova

Lo aveva capito da tempo il presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono. In questa direzione – della modernità, dell’attrattività verso i giovani e delle grandi dimensioni – ha proiettato i progetti più importanti dei suoi due mandati: l’Innovation Hub e l’Hub Metropolitano.

«Di fronte al fatto che la Fiera non decollava – ricorda – la prima cosa a cui abbiamo pensato con l’amministrazione è stata di riprenderne il pieno possesso».

Il resto è venuto da sé: «Creare sviluppo e innovazione partendo dalla presenza fondamentale dell’Università; un acceleratore di start-up; l’area industriale dove immaginiamo che queste giovani aziende possano stabilirsi. Ma – lo conferma Santocono – serve una finanza che guardi al territorio e bisogna trattenere i talenti”. Oltre ad una torta davvero gustosa, la ciliegina: il turismo. Padova cresce velocemente, attirando stranieri e confermando italiani. «Stiamo lavorando per una fondazione per il turismo – conclude Santocono – È in dirittura d’arrivo». Anche qui la collaborazione con il settore privato può essere virtuosa: «Stiamo già adeguando i nostri alberghi, in ottica ecologica e smart», ha annunciato il direttore generale di Federalberghi Veneto Marco Gottardo.


In piazzale Boschetti nuovi spazi per uffici e sedi di grandi aziende

Luca Preziusi

08 maggio 2024

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