«I fumi del terreno? Sfiato gas» – .

«I fumi del terreno? Sfiato gas» – .
«I fumi del terreno? Sfiato gas» – .

La discarica in contrada Puro Vecchio a Trani-Andria non ha provocato un disastro ambientale, e quei famosi fumi che uscivano come geyser altro non erano che un fenomeno provocato dal pompaggio del percolato, senza alcun rischio che la discarica esplodesse. È quanto si legge nelle motivazioni fornite dal Tribunale penale di Trani, in composizione collegiale, nella sentenza depositata nei giorni scorsi a seguito del processo sulla discarica di Puro Vecchio (chiusa dal 2014). Il 1° febbraio il Tribunale ha assolto tutti gli imputati tra cui amministratori, dirigenti e funzionari comunali e regionali, nonché gli ex sindaci Giuseppe Tarantini e Luigi Riserbato. Smontate tutte le ipotesi accusatorie del pubblico ministero, con cui erano state chieste condanne da uno a tre anni per disastro ambientale, omissione in atti d’ufficio, emissioni non autorizzate nell’atmosfera, partecipazione a turbata libertà delle aste, corruzione aggravata e continuata gestione di rifiuti in assenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Secondo i giudici i fatti non sussistono o non sono stati commessi. Quanto al presunto inquinamento atmosferico, si legge nelle motivazioni, “i dati offerti dal consulente tecnico della Procura circa la quantità di emissioni sono sovrastimati”. Per il contestato inquinamento di suolo, sottosuolo e falda “deve essere esclusa l’ipotesi di un disastro ambientale”, si legge. La fuoriuscita del percolato sarebbe dovuta ad un cedimento per cause naturali di una porzione di muro posta ad una profondità di 17 metri. Quest’ultimo fenomeno, poi posto rimedio con l’intervento di messa in sicurezza di Amiu, non avrebbe portato ad inquinamento e ancor meno ad un disastro ambientale “per la sua limitazione spaziale e temporale, nonché per la totale assenza di prove”. Infine il presunto rischio di esplosione della discarica per la mancata realizzazione di un impianto di raccolta del biogas, accusa nata in seguito ai famosi fumi fuoriusciti dal sottosuolo. A chiarire la questione, osservano i giudici, c’è la relazione del consulente Tricarico: “Come esce il gas che ribolle nel liquido? Semplicemente si sfoga”. Per il collegio “il geyser è stato quindi causato dal pompaggio del percolato e non dall’altissima pressione del biogas”. Nessun rischio quindi di esplosione della discarica.

 
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