La bomba blockbuster da 2 tonnellate disinnescata a Viterbo – .

Si è conclusa ieri la massiccia azione per disinnescare una bomba aerea da 2.000 kg rinvenuta nelle scorse settimane nella città di Viterbo durante i lavori di costruzione di un complesso immobiliare.

Gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito hanno disinnescato una bomba aerea del peso di circa 2.000 kg, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuta nel centro del Comune di Viterbo.

Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Viterbo, sono iniziate alle 18 con lo sgombero di un’area di 1.400 metri di raggio dal punto del ritrovamento del residuo e la conseguente evacuazione di circa 36.000 cittadini. Per la sicurezza dell’area è stato disposto il divieto di sorvolo dello spazio aereo interessato, nonché la chiusura del traffico ferroviario sulla linea ferroviaria regionale Roma-Viterbo.

Gli operatori della squadra EOD del 6° Reggimento Ingegneri Pionieri, una volta completata la fase di evacuazione, hanno iniziato alle ore 10.25 l’operazione di disinnesco per rimuovere i tre fusibili, i dispositivi di attivazione delle bombe, tutti attivati ​​ed armati.

Una volta neutralizzati questi ordigni, il residuato bellico è stato trasportato presso l’80° Reggimento “Roma” di Monte Romano, dove è stato reso innocuo con la tecnica della lisciviazione, che prevede lo svuotamento dell’ordigno mediante getti di acqua ad alta temperatura, in grado di sciogliere l’esplosivo. e convogliarlo ad un sistema di filtraggio, per separare il composto, per la successiva distruzione dell’esplosivo.

Nel 2023 gli artificieri dei Reggimenti del Genio hanno condotto 2.356 interventi sull’intero territorio nazionale, neutralizzando 12.666 residuati bellici, tra cui 21 bombe aeree risalenti a conflitti mondiali.

La bomba, del diametro di 76 cm, lunga 2,08 me spessa 0,77 cm, contiene al suo interno oltre 1.300 kg di esplosivo. La bomba da 2.000 kg è del tipo più grande ed è la sesta bomba inesplosa rinvenuta in Italia; chiamata “Bomba Blockbuster” veniva utilizzata dai bombardieri della Royal Air Force per distruggere interi edifici e isolati insieme a ordigni incendiari.

Già nel 2007 un ordigno simile era stato ritrovato inesploso nel viterbese provocando l’intervento degli artificieri.

Per limitare l’area di evacuazione ed i conseguenti disagi per la popolazione locale, i militari hanno realizzato una struttura di contenimento in grado di mitigare i possibili effetti dovuti ad una possibile esplosione accidentale durante le delicate attività di disinnesco. Ciò ha consentito di ridurre il raggio di sgombero a soli 1.400 m. Le distanze sono frutto di recenti studi e sperimentazioni effettuati dal Centro di Eccellenza Anti-Ordigni Esplosivi Improvvisati di Roma.

Fonte e foto @Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito/Ufficio Informazione e Comunicazione Pubblica

 
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