GALLARATE – Ecco lo sfratto è stato rinviato di dieci giorni, nella speranza che in extremis si trovi una soluzione all’allontanamento forzato delle persone che vivono all’interno. Intanto questa mattina, 8 maggio, alle Numero 8 di via Torino è stato effettuato un accesso da parte della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine per verificare le presenze irregolari e porre in essere i primi lavori per impedire l’accesso non autorizzato al condominio. Dentro il condominio a Gallaratefinito alla ribalta nazionale attraverso le segnalazioni di Striscia la Notizia, sono stati ritrovati due clandestini.
Immigrati clandestini nell’edificio
L’esito del sopralluogo effettuato oggi è il seguente: due stranieri risultati irregolari sul territorio nazionale. Sono stati fotografati e per loro è in corso la preparazione documenti necessari per procedere all’espulsione. Proprio come accaduto lo scorso febbraio, quando al Civico 8 il Polizia di Stato ha preso una Clandestino egiziano e lo accompagnò a Malpensa, dove lo aspettava un volo diretto per Il Cairo.
Il terzo fallimento
La presenza degli abusivi è solo uno dei molti problemi con l’edificio pertanto, a causa delle criticità strutturali e delle scarse condizioni igieniche, lo scorso novembre è stata dichiarata “emergenza sanitaria”. Da anni infatti non vengono effettuati lavori di ammodernamento, non c’è luce, gli impianti idraulici non funzionano e, ha spiegato il Comune nell’ordinanza, persistono «condizioni generali di salute e sicurezza impianti delle parti comuni dell’immobile che si deteriorano nel tempo senza che i proprietari attuino e pianifichino alcun tipo di intervento”. Colpa? Oltre 600mila euro di debiti accumulato a causa di un soggetto che, attraverso tre società, deteneva la stragrande maggioranza degli appartamenti. Ieri anche la terza società a lui riconducibile è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano. Una notizia che, attraverso l’arrivo del curatore, lascia una finestra aperta per provare a mettere in atto le azioni necessarie per evitare lo sfratto. Innanzitutto, come si vede il buco nell’asfalto è apparso davanti ai negozi e l’odore nauseante di fogna che proviene dalle cantine, dai lavori fognari. Ne parliamo almeno 150mila euro di intervento. Ma per rimettere in carreggiata l’edificio un milione potrebbe non bastare.
